PD, SCONTRO SULLO SLITTAMENTO DELLE PRIMARIE PER L’INFORTUNIO DI EMILIANO, CONTRARI I RENZIANI
RENZI: “CHI PERDE NON BOMBARDI IL PARTITO”… ORLANDO:: “RIFORME SENZA POPOLO”… EMILIANO: “STOP ALL’OSTRACISMO A MS5”
È in corso all’hotel Ergife di Roma la Convenzione Nazionale del Pd che apre la seconda fase del congresso del partito, con l’ufficializzazione dei risultati del voto tra gli iscritti, e il via alla volata verso le primarie del 30 aprile.
Presenti Andrea Orlando e Matteo Renzi mentre Michele Emiliano, operato al tendine di Achille, interviene in collegamento video, perchè ancora ricoverato.
L’ entourage del governatore della Puglia ha chiesto il rinvio delle primarie a causa dell’infortunio di Emiliano (secondo i dottori dovrebbe rimanere a letto per due settimane per poi cautamente riprendere a muoversi con le stampelle).
In platea siede il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, accolto da un applauso. Prima dell’inizio dei lavori è stato osservato un minuto di raccoglimento per le vittime di San Pietroburgo, Stoccolma e Siria.
Sul palco della presidenza siedono Silvia Fregolent per la mozione Renzi, Nadia Romeo per la mozione Emiliano, Emma Petitti per la mozione Orlando, accanto a Roberto Montanari, che presiede la commissione congresso, Matteo Orfini, reggente del partito e Gianni Dal Moro, presidente della commissione di garanzia.
Scontro sullo slittamento delle primarie
Favorevole a questa ipotesi si è detto il candidato alla segreteria Pd, Andrea Orlando: «Sono assolutamente d’accordo. Se un competitor è impossibilitato a fare campagna elettorale, sarebbe sensato» rinviare le primarie.
Diversa la posizione espressa, invece, da Lorenzo Guerini, coordinatore della mozione Renzi: «Facciamo tanti auguri a Michele, ma la macchina è ormai in moto».
Replica il deputato dem Dario Ginefra sostenitore di Emiliano: «Confidiamo sul fatto che Renzi stesso possa sconfessare i suoi e decidere di dar la possibilità di gareggiare a Michele Emiliano».
Emiliano: “Non voglio condizionare le primarie”
Dal canto suo Emiliano non chiede rinvii: «Ringrazio di cuore coloro che si stanno ponendo il problema di un rinvio delle primarie a seguito del mio infortunio – ha detto Emiliano -.
In particolare ringrazio Andrea Orlando per le sue parole e per la sua immediata disponibilità . Ci tengo anche a dire che non voglio assolutamente condizionare i tempi delle primarie, non ho chiesto nulla in tal senso, ringrazio ancora chi ha mostrato spontaneamente sensibilità e immedesimazione».
Orlando: “Uscire dall’isolamento”
«Usciamo dalla presunzione di bastare a noi stessi – ha detto Orlando -. Non c’entra nulla con la vocazione maggioritaria, porta all’isolamento politico. Se le riforme non le fai con gli altri non durano. Dobbiamo uscire dall’isolamento politico, la vocazione maggioritaria non significa “isolamento”. Il fallimento del referendum – ha aggiunto – apre una fase nuova della politica italiana. Dobbiamo fare tutti uno sforzo”.
Renzi: “Chi perde non bombardi il Quartier generale”
«Le regole si rispettano, valgono per tutti. Dopo le primarie non si passano quattro anni a bombardare il Quartier generale».
E dice di accettare la sfida del M5S: «Proviamo a immaginare il futuro. Il M5S a Ivrea ha lanciato un’ Opa sul futuro dell’Italia, ha raccontato l’orizzonte e se l’è intestato. Il futuro lo rivendichiamo da questa parte del campo: la sfida la accettiamo a viso aperto, non ci fanno paura, non abbiamo timidezza o disagio».
«I l Pd si differenzia dal M5s in tre punti – ha aggiunto -: il primo riguarda la modalità di esercizio democratico, loro scelgono il leader attraverso la dinastia noi con il voto. Poi noi crediamo nella scienza non nella paura e c’è l’assistenzialismo contro il lavoro».
Emiliano: “ Stop a questo rapporto difficile con il M5S”
Intervenendo in video il governatore della Puglia ha proposto un cambio di atteggiamento del Pd verso il M5S: «Io sono anche dell’idea che noi dobbiamo chiudere con questo rapporto così difficile con tutto l’elettorato del Movimento 5 stelle».
«Noi insistiamo, e ci facciamo tirare dentro anche numerose provocazioni – ha proseguito – nel tenere un rapporto molto duro nei toni, nelle espressioni; ma la stragrande maggioranza di quegli elettori sono nostri elettori che sono ancora lì, a metà , che pensano ancora che noi reagiremo di fronte alla minaccia che loro ci manifestano: di votare il Movimento 5 stelle. Che noi saremo capaci di tornare ad essere trasparenti, chiari, coerenti, capaci di dire una cosa anche se non è conveniente, di affermare principi, di non fare scambi parlamentari, come è successo di recente in un importante voto sulla decadenza di un senatore», ha concluso Emiliano.
Al termine dell’evento il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si è detto soddisfatto del dibattito e dei discorsi dei tre candidati alla segreteria: «Bene. Ho sentito anche Michele molto affezionato al Pd» ha concluso.
(da “Huffingtonpost”)
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