PENSIONI D’ORO, SECONDE CASE, TITOLI: QUANTO PAGANO I REDDITI PIU’ ALTI
LE MISURE SONO DISPERSE IN VARI CAPITOLI: UNA UNICA TASSA SUI PATRIMONI SAREBBE STATA DIFFICILE DA INTRODURRE SUBITO
Se proprio non piangono, certo non ridono.
Anche i “ricchi” pagheranno “lo sforzo dell’emergenza”, precisa il premier Monti, illustrando la manovra in commissione Bilancio alla Camera.
Lusso, capitali scudati, pensioni d’oro, super-liquidazioni, seconde case e attività finanziarie (in Italia e all’estero): su questi capitoli si abbatterrà un prelievo.
Piccolo o medio, una tantum o strutturale.
Comunque sia, “un intervento sul patrimonio – dice Monti – equo e razionale”. Così, avversata da destra, evocata da sinistra, alla fine la patrimoniale nella manovra Salva-Italia – benchè non “ufficiale” e dispersa nei vari capitoli del decreto – c’è.
Contribuirà a salvare l’80% delle pensioni, le più basse, dal mancato adeguamento all’inflazione.
E a introdurre il quoziente familiare nell’Ici-Imu. Quanto richiesto anche dai sindacati.
Ne va fiero il presidente Monti. Che ha sfidato critiche agguerrite sulla scarsa equità del provvedimento. “Riteniamo di aver introdotto, senza drammi, l’imposta patrimoniale fattibile per il nostro Paese in questo momento”, rivendica Monti.
Il presidente del Consiglio spiega di aver “chiesto ai tecnici” se una patrimoniale secca sulle grandi ricchezze fosse praticabile da subito.
“Mi hanno risposto che servivano due anni di lavoro”.
Inutile farla ora, in fretta e male: “Avremmo abbaiato e non morso”. In più, il rischio di fuga di capitali. Invece ora “non pagheranno i soliti noti, abbiamo cercato i “nuovi noti””.
I “nuovi noti”, in attesa di un intervento organico, sono dunque individuati.
Chi ha barche, auto molto potenti, aerei personali o elicotteri, immobili anche all’estero, cospicue ricchezze finanziarie in Italia e fuori.
E chi riceve pensioni e liquidazioni notevoli. La tassa sul lusso, innanzitutto.
Un emendamento dell’ultima ora riesce in realtà a mitigarla (con sconti che scattano dopo 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione dell’auto e della barca, dopo 20 anni non è più dovuta). Ma rimane.
Per le auto sopra i 185 chilowatt, c’è l’addizionale erariale: 20 euro per ogni chilowatt in più dal 2012.
Per le barche, arriva la tassa di stazionamento (dal primo maggio 2012): da 5 a 703 euro al giorno, a seconda della lunghezza degli scafi.
Per gli aeromobili privati, in base al peso massimo al decollo: da 1,50 a 7,55 euro al chilo (il doppio per gli elicotteri).
Il capitolo immobili è severo e pesa per 10 miliardi (ma solo 2,4 dalla prima casa). Rendite catastali rivalutate del 60 per cento, aliquota del 4 per mille sulle prime abitazioni e del 7,6 per mille su seconde e terze. Stesso prelievo (7,6 per mille) anche per gli immobili all’estero, ma calcolato sul valore d’acquisto o di mercato.
I capitali scudati alla fine verseranno il 10 per mille nel 2012 e il 13,5 per mille nel 2013. Ma, altra novità , il 4 per mille ordinario, strutturale, dal 2014 in poi: il bollo per l’anonimato, è stato soprannominato.
L’imposta di bollo sul deposito titoli, introdotta da Tremonti qualche mese fa, viene estesa a tutte le tipologie di attività finanziarie: non più fissa per scaglioni (da 34,2 a 680 euro), ma proporzionale sul valore (1 per mille nel 2012 e 1,5 per mille dal 2013). Non solo.
Dal 2013 salterà il tetto fissato in 1.200 euro.
L’imposta dunque colpirà anche i capitali oltre 1,2 milioni di euro. In modo proporzionale: più hai, più paghi. Bollo anche sulle attività finanziarie all’estero: 1 per mille per il 2011 (retroattivo) e il 2012, sale all’1,5 per mille dal 2013.
Le pensioni d’oro verseranno ancora: 15% sulla parte che eccede i 200 mila euro (si aggiunge al contributo di solidarietà in vigore: 5% oltre i 90 mila euro, 10% oltre i 150 mila).
Le liquidazioni sopra il milione di euro, infine, formeranno il reddito tassato ai fini Irpef con l’aliquota massima del 43%.
“Con le ultime modifiche la manovra è diventata più equa – ammette il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi – ma il peso delle nuove tasse è eccessivo e aumenterà in modo drammatico per gli italiani. Mentre i tagli alla spesa risulteranno insufficienti”.
Valentina Conte
(da “La Repubblica“)
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