“PER LA SCORTA DI BELSITO SI SPRECANO 50.000 EURO”: LA DENUNCIA DEL SINDACATO DI POLIZIA
IL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA TRASCORRE PIU’ TEMPO A GENOVA CHE A ROMA, MA HA UNA SCORTA DI AGENTI ROMANI CHE LO “PROTEGGE” ANCHE IN LIGURIA… I COSTI DELLA LORO MISSIONE FUORI SEDE POTREBBERO ESSERE RISPARMIATI CON UNA SCORTA DI AGENTI GENOVESI, VISTO CHE GIA’ NON VI SONO RISORSE PER LA SICUREZZA
L’origine della scorta al sottosegretario leghista Francesco Belsito è misteriosa, trattandosi di personaggio più da fumetti che di nobile taglio politico.
Un passato da autista di Alfredo Biondi, quando militava in Forza Italia, da buttafuori di discoteca, da laureato fantasma in un ateneo estero mai rivelato, da portaborse leghista in Regione Liguria.
Fino a diventare segretario amministrativo della Lega, dopo la scomparsa di Maurizio Balocchi.
Appena nominato gli è stata assegnata la scorta a causa pare di un proiettile recapitatogli per posta.
I maligni che pensavano che avesse più nemici all’interno della Lega ligure che fuori sarebbero così stati smentiti.
Anche se qualcuno ritiene esagerata un misura di protezione per un semplice sottosegretario al nulla (ovvero alla Semplificazione di Calderoli), non certo obiettivo sensibile rispetto a personaggi leghisti ben più in vista.
Sempre che all’origine della minaccia postale vi sia una motivazione politica e non di altro genere personale.
In ogni caso Belsito non rinuncia certo al suo status symbol, anzi, con la scusa della minaccia, parcheggia pure il Porsche Cayenne nei posti riservati della Questura, abitando nei pressi.
I sindacati di polizia hanno già protestato per questo privilegio e il questore ha dovuto precisare che il Belsito è “sotto protezione”, anche se pare più probabile che si faccia del male da solo, con i suoi atteggiamenti, rispetto all’ipotesi che qualcuno glielo possa fare.
Ora ritornano alla carica i sindacati di polizia: “la sua scorta con agenti romani fuori sede costa circa 50.000 l’anno, mentre i fondi per le pulizie degli uffici e delle caserme sono stati dimezzati”.
“Abbiamo una cronica carenza di risorse economiche: il governo lancia slogan mediatici, ma nei fatti è incoerente”, dicono i sindacalisti del Silp.
E arrivano a Belsito: “Non si capisce perchè il Viminale abbia affidato il servizio al personale di Roma e non di Genova, quando il Belsito si trova nel capoluogo genovese in media 20 giorni al mese”.
Con un costo di circa 50.000 euro annuali, dato che ogni giorno di missione fuori sede dei due agenti romani costa 220 euro, straordinari esclusi.
Costi che potrebbero essere risparmiati con una scorta di Genova.
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