POLONIA, LA BATTAGLIA SULLA “TV LIBERA” CHE IL GOVERNO SOVRANISTA VORREBBE IMBAVAGLIARE
BIDEN LANCIA IL MONITO: “SE RIDUCETE LA LIBERTA’ DEL POPOLO POLACCO CONSEGUENZE POLITICHE, ECONOMICHE E MILITARI”
A volte i meriti del padre ricadono sul figlio. È il caso di Marek Brzezinski, figlio del grande consigliere della Casa Bianca di origine polacca e amico storico dei dissidenti liberal anticomunisti e di ogni antiautoritario, Zbigniew Brzezinski.
Suo figlio Marek attende il gradimento dal governo polacco quale ambasciatore degli Stati Uniti. Gradimento che secondo media indipendenti a Varsavia alcuni falchi del potere polacco avrebbero cercato di ostacolare.
La notizia, di ieri, è l’ennesimo segnale e monito preciso dell’amministrazione Biden a Varsavia, nell’inatteso duro conflitto che si è aperto tra la Casa Bianca e la Polonia (pure il più atlantico Paese dell’est della Nato) in nome della libertà dei media difesa dal presidente Joe Biden e dal suo segretario di Stato di origini ungheresi Antony Blinken e calpestata dagli autocrati polacchi e ungheresi come da Putin e Lukashenko. Ma Ungheria e Polonia sono Stati dell’Unione europea difesi dall’ombrello militare e atomico degli Stati Uniti.
L’oggetto dello scontro è la sorte di TVN24, la tv privata e libera di notizie, attendibilissima e con enorme audience, di proprietà di Discovery.
Più volte nei giorni scorsi, con discreti ma decisi messaggi diplomatici, l’amministrazione Usa ha messo in guardia il governo polacco dal suo piano – espresso in una legge già pronta, presentata dal partito sovranista di maggioranza PiS, Prawo i Sprawiedlywosc – che prevede un pacchetto per togliere la frequenza a TVN24, espropriarla, nazionalizzarla e di fatto addomesticarla e imbavagliarla.
Forse sorpreso dalla fermezza americana dopo gli anni di entente cordiale e affinità elettiva con Trump, l’esecutivo polacco ha preannunciato un imprecisato rinvio dell’esame della legge.
Ma l’intenzione resta, il disegno di legge anche, e tutto è pronto come una spada di Damocle. Il monito della Casa Bianca è implicito ma duro: ne subirebbero serie conseguenze i rapporti politici, economici, e forse anche militari, proprio mentre per difendersi dalla minaccia della Russia di Putin la Polonia sta acquistando superjet invisibili F-35 e carri armati Abrams e ospita forze stazionarie e centri di controllo antimissile americani.
E soprattutto, una condanna di Washington nel gioco geopolitico mondiale avrebbe ben altro peso di qualsiasi critica dell’Unione europea. C’è la sensazione di divergenze al vertice polacco tra le colombe disposte a non irritare Washington e i sempre più forti falchi pronti a tutto contro tutti in nome della linea nazionalista estrema.
Centinaia di giornalisti e intellettuali polacchi hanno colto la palla al balzo per pubblicare, come scrive il sito notesfromPoland, un appello-lettera aperta per invitare tutti in Occidente a mobilitarsi per salvare la libertà di TVN24.
Il Senato degli Stati Uniti ha appena votato una mozione in cui chiede la più strenua difesa di TVN24 e della libertà mediatica in Polonia.
Il gruppo Discovery, appunto il proprietario di TVN, ha anch’esso lanciato un appello a difendere libertà e indipendenza della stazione, appellandosi ovviamente anche al ruolo del diritto di proprietà degli operatori mediatici rispetto agli Stati in Occidente. Ma alte fonti del PiS, citate dietro anonimato sempre da notesfromPoland, hanno detto di non poter affatto escludere che una compagnia statale acquisti TVN, “se i polacchi vogliono avere qualche influenza sui loro media”.
Il gigante petrolifero statale Orlen ha appena acquistato a forza e imbavagliato decine di testate regionali e locali. Lo scontro è aperto, e sfidando Washington (e non solo la Ue come fa da Budapest il premier autocrate Viktor Orbán) gli autocrati polacchi stanno forse rischiando di fare il passo più lungo della gamba, o di non aver capito con chi hanno a che fare.
(da agenzie)
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