PONTE MORANDI, LA RICOSTRUZIONE ANDRA’ A IMPREGILO E FINCANTIERI, MA CHE STRANO…
GIA’ SI SAPEVA COME ANDAVA A FINIRE, INUTILE LA PARVENZA DI APPALTO… BOCCIATO IL PROGETTO DI CIMOLAI CON LA FIRMA DI CALATRAVA, ANCHE SE COSTAVA DI MENO E CON TEMPI PIU’ RIDOTTI
La ricostruzione del Ponte a Genova, dopo il tragico crollo del Morandi lo scorso 14 agosto, sarà fatta da Impregio Salini e Fincantieri ispirandosi al progetto, rivisto, di Renzo Piano.
Lo riportano un articolo del Corriere della sera e uno de la Stampa.
Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ai microfoni di Radio Anch’io afferma “Capisco perfettamente il malcontento a Genova, perchè non è stata ancora vista la ricostruzione, ma dovevamo arrivare alle condizioni migliori per iniziarla e aspettare il dissequestro”.
In lizza fino all’ultimo, ricorda il Corriere della sera, c’era anche Cimolai, azienda di Pordenone super specializzata in ponti e opere in metallo, che si era fatta avanti con un progetto firmato dall’architetto Santiago Calatrava, piaciuto molto alla commissione incaricata di valutare ognuna delle 22 offerte giunte per la ricostruzione del ponte Morandi.
Martedì 11 dicembre l’archistar spagnola era stata ricevuta a Genova insieme ai vertici di Cimolai, ottenendo se non rassicurazioni, un notevole gradimento da parte del sindaco e dei suoi collaboratori.
La successiva calata a Roma di Bucci aveva raffreddato non poco il suo entusiasmo. Sia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli avevano mostrato qualche perplessità davanti al suo progetto di fusione. Bucci non è uno che si rassegna facilmente. Ci ha provato in ogni modo, arrivando a incassare anche un sostanziale via libera dalla parte leghista del governo, molto sollecitata anche dai suoi parlamentari friulani, alla creazione di una nuova Associazione temporanea di impresa con dentro Salini Impregilo e Cimolai, con quest’ultima che si diceva disponibile a patto che il progetto guida fosse il suo. Alle 18 di ieri Bucci ha chiamato Cimolai dicendo che erano fuori.
Su eventuali ricorsi degli esclusi, la Stampa spiega:
Al momento non sono esclusi. Nè da Cimolai nè da altre aziende che avevano presentate i loro progetti ricevendo feedback positivi, come Italiana costruzioni. Ma negli uffici della struttura commissaria si sta lavorando da giorni a prevenire possibili azioni legali e amministrative.
(da agenzie)
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