PRIMARIE CENTROSINISTRA SUL WEB: “QUATTRO CAVALIERI PER L’APOCALISSE”
LA MOLTIPLICAZIONE DEI CANDIDATI PREOCCUPA LA BASE DEL PD CHE IN RETE SI INTERROGA SULL’EFFETTO NEGATIVO DI QUESTO PASSAGGIO
Timori, critiche, accuse.
Per molti elettori democratici “quattro candidati del partito sono davvero troppi”.
Tra mancanza di responsabilità e scarsa lungimiranza. “Vi rendete conto che il centrodestra non aspetta altro che le vostre zuffe?”
Di questo passo, avremo “un nuovo candidato ogni ventiquattro ore”.
E per avere l’elenco completo sarà più semplice “consultare le Pagine Bianche”.
Le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato premier diventano un caso tra elettori e militanti del Pd.
Che, al di là della stima per ognuno dei “contendenti”, affidano alla rete riflessioni critiche e giudizi al vetriolo.
E timori neanche tanto nascosti. Perchè quattro democratici in corsa “forse sono davvero troppi”.
Il rischio è spaccare il partito a pochi mesi da elezioni che tutti considerano decisive non solo per le sorti del Pd ma anche per quelle del Paese.
Bersani, Renzi, Puppato e Civati . Già ribattezzati i “quattro cavalieri per l’apocalisse del Pd”.
In tanti avevano sollevato dubbi già con la presentazione delle candidature di Matteo Renzi e di Laura Puppato.
La domanda era condivisa: “Ma lo statuto del Pd non dice in modo chiaro che l’unico candidato premier è il segretario del Partito?”.
E l’eventuale modifica alle norme era stata letta come una “distorsione ad personam delle regole che tutti abbiamo accettato e sottoscritto”.
Ma è con la discesa in campo di Pippo Civati che la questione è esplosa.
L’hashtag #primarie diventa in pochi minuti uno dei più utilizzati si Twitter.
Tra i tanti commenti, si legge: “Non ho niente contro Pippo, anzi. Rappresenta una delle risorse migliori che abbiamo a disposizione. Ma ormai è chiaro che la questione sta sfuggendo di mano”.
Resa dei conti, un suicidio collettivo, la dimostrazione che siamo “davvero solo una somma di correnti in lotta tra loro”.
E il tema non è affrontato solo dei militanti. Il “fastidio” è avvertito anche da numerosi parlamentari democratici. Come Roberto Giacchetti.
Che scrive: “Di questo passo alle primari i candidati del Pd saranno più dei votanti”. Situazione letta in modo simile anche da Pina Picierno: “Non ci sarà l’albo degli elettori ma di questo passo saremo costretti a pubblicare quello dei candidati”.
Poi gli elettori.
Tra chi chiede un passo indietro collettivo per confluire su un solo nome e chi, addirittura, afferma di non “voler partecipare a questo scontro che mette in questione solo la nostra unità “.
Poi l’ironia.
C’è chi propone: “Ma allora candidiamoci tutti”. Ancora: “Ma sì, a questo punto mi candido anche io. Tanto mi sembra che i metodi di selezione siano molto larghi: basta avere un blog e riuscire a fare qualche intervista”.
Poi: “Che bello, ho intenzione di preparare un album di figurine con tutti i candidati. E le scambio con gli altri elettori il giorno delle primarie”.
Poi gli attacchi: “Ma non vedete che pessima figura ci facciamo? È chiaro che tutte le candidature sono per avere rendite di posizione, per poter dire qualcosa sui prossimi parlamentari che dovrete nominare. Perchè invece di aprire una guerra fratricida non vi impegnate tutti per cambiare finalmente la legge elettorale?”.
Non manca chi prova a spostare il discorso al di là dei “recinti democratici”.
Invitando tutti a portare l’attenzione su quanto il centrodestra possa guadagnare, in termini di immagine e di consenso, da una lotta tutta interna al Pd che rischia di andare avanti per mesi.
“Bravi, proprio bravi. Non vi rendete conto che Berlusconi e il Pdl non aspettano altro? Imposteranno tutta la campagna elettorale su quanto noi siamo divisi e incapaci di stringerci intorno a un solo candidato e di come la coalizione che uscirà fuori sarà fatta di infinite posizioni e scarsa incisività . Peggio dell’Unione di Prodi”.
Infine: “Per mesi ci avete detto che bisognava pensare alla sobrietà , al rigore, a dare il senso di responsabilità . E alla prima occasione, quella più importante, siete pronti ad azzuffarvi come scolaretti”.
Caos democratico.
E alle primarie, mancano ancora due mesi.
Carmine Saviano
(da “la Repubblica“)
Leave a Reply