RADDOPPIATI I CRIMINI DI ORIGINE RAZZISTA
MOLTI IMMIGRATI ORMAI NON DENUNCIANO NEMMENO LE VIOLENZE SUBITE PER PAURA DI ULTERIORI CONSEGUENZE
Fra il 2014 e il 2017 in Italia sono raddoppiati i crimini a sfondo razzista, balzati da 413 a 828.
Emerge dal nuovo rapporto pubblicato dall’Enar che riporta i dati dell’Ufficio per i diritti umani dell’Ocse.
Nel documento si evidenzia che in alcuni Paesi europei, Italia compresa, molti immigrati non denunciano nemmeno le violenze subite per paura che questo possa avere delle conseguenze sul loro status legale
Il rapporto cita poi la Penisola come buona pratica per aver introdotto nel 2014 un fondo specifico per supportare finanziariamente le vittime di discriminazioni, anche se questo sarebbe stato “usato pochissimo fino a oggi”.
E’ positivo anche che l’Italia abbia, cosi’ come circa la meta’ degli Stati Ue, delle linee guida operative per raccogliere dati e indagare sui crimini d’odio a sfondo razzista, ma, sostiene il report, alle forze dell’ordine non sono fornire “risorse sufficienti” (dalla formazione al personale) per gestire questo tipo di reati.
L’Enar denuncia poi “l’esistenza di forme sottili di razzismo all’interno del sistema di giustizia penale europeo”
Di conseguenza “un numero significativo di crimini motivati dall’odio finiscono per non essere giudicati come tali”.
(da agenzie)
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