RAI FAZIOSA, NON C’E’ PLURALISMO: PARTE LA MOZIONE DEI FINIANI CONTRO MINZOLINI E MASI
IL TG DI REGIME DI MINZOLINI CROLLA AL 23,6%, TELESPETTATORI IN FUGA VERSO IL TG DI MENTANA: LA FAZIOSITA’ NON PAGA… FUTURO E LIBERTA’ PRESENTA UNA MOZIONE PERCHE’ SIA GARANTITA LA IMPARZIALITA’… TRA FINI E MINZOLINI TELEFONATE FINITE A INSULTI
Una mozione per garantire il pluralismo in Rai perchè “è stato superato ogni limite di faziosità e siamo arrivati a un punto di non ritorno”.
Per fare buon peso, anche un esposto ad Agcom “per verificare la violazione della normativa vigente in materia di pluralismo, correttezza e completezza dell’informazione da parte dei Tg mandati in onda da Mediaset”.
Si è aperto il nuovo fronte della guerra di posizione dei finiani con obiettivo Minzolini e Masi, i due maggiori imputati.
Già Fini a Mirrabello aveva sottolineato che “i telegiornali, salvo nobili eccezioni, sebrano fotocopie dei fogli d’ordine del Pdl”.
Quasi a confermare la validità di tale tesi, Minzolini quel giorno si era superato: non aveva mandato in diretta il discorso di Fini, ma lo aveva fatto commentare in studio da due politici super partes, ovvero entrambi berlusconiani.
Come dimenticare poi le quotidiani censure ad avvenimenti, il colpevole silenzio sui problemi del post terremoto all’Aquila, i suoi fazioni editoriali. Atteggiamento che ora il Tg1 sta pagando in termini di ascolto con un crollo al 23,6%, uno dei punti più bassi mai raggiunto da un Tg Rai.
La mozione si concentrerà anche sull’operato di Masi e sulla sua ultima circolare che gli attribuisce una sorta di supervisione sui programmi. Denunciano i finiani: “Ha introdotto un elemento non previsto dalle regole, il direttore generale diventa una specie di superautore col potere di fare e disfare le scalette dei programmi”.
I finiani si appellano alle regole già scritte e contenute nel contratto di servizio e nelle disposizioni della Vigilanza, regole che garantiscono pluralismo, imparzialità e neutralità “.
In pratica le norme ci sarebbero ma non vengono rispettate.
E la mozione che verrà presentata a fine mese impegna il governo a rispettare le regole previste dal contratto di servizio, contratto che deve essere firmato da Rai e governo prima della fine dell’anno.
Un parlamentare vicino a Fini ha confidato che in questi mesi più di una telefonata tra Fini e Minzolini è finita a insulti, ancor prima della vicenda della casa di Montecarlo.
D’altronde ristabilire un minimo di obiettività e pluralismo nell’informazione televisiva è una battaglia decisiva per i finiani perchè se il premier ha in mano 5 Tg su 6 condiziona pesantemente l’informazione.
E non si è mai visto un direttore che nei suoi editoriali parteggi così spudoratamente per il premier in carica.
Non a caso molti osservatori vedono in questa mozione un’altra occasione di scontro pericoloso per il governo.
Pdl e Lega resterebbero sole di fronte ad una mozione che andrà posta in votazione.
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