RAVE PARTY, LE REGOLE NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI E NEGLI USA
NEL RESTO DEL MONDO I RAVE SONO PER LO PIU’ LEGALI: SANZIONI O CARCERE SOLO PER EVENTUALI REATI COLLEGATI… SOLO NELL’ITALIA SOVRANISTA SIAMO AL DELIRIO
Nel resto del mondo i rave sono per lo più legali se rispondono a determinati requisiti. Multe e, in rari casi, arresti sono previsti per altri tipi di reato a essi collegati.
Germania
In Germania le regole generali dipendono molto dai singoli Land. Un party di musica che non sia privato deve essere anticipatamente dichiarato alle autorità locali. Deve inoltre avere un responsabile, deve seguire misure di sicurezza e igiene, non deve disturbare la quiete pubblica. E la polizia locale può intervenire se non vengono rispettate queste regole. A Berlino, capitale della musica techno, molti grandi rave sono ormai legali. I rave spontanei e i cosiddetti ‘open air’ sono ancora molto comuni e spesso tollerati. Da tempo la Club-Commission, che rappresenta la scena dei club di Berlino, ha dato vita all’iniziativa ‘Free Open Air Initiative’ per discutere e sviluppare sia una regolamentazione sia un’espressione libera di manifestazioni musicali all’aperto, con l’individuazione di spazi adeguati in collaborazione con la città.
Francia
I rave devono essere dichiarati alle autorità locali almeno un mese prima in Francia. Se il numero previsto di partecipanti è inferiore a 500, basta l’ok del sindaco, se è superiore bisogna rivolgersi al prefetto. Il sindaco e prefetto possono vietare o sciogliere i raduni in corso che non presentino garanzie di sicurezza, le forze dell’ordine possono sequestrare il materiale di amplificazione o i mezzi che lo trasportano e successivamente confiscarlo su decisione del giudice. L’uso della forza pubblica è possibile se il raduno non è stato autorizzato o è stato espressamente vietato. Quest’ultima soluzione estrema viene però applicata soltanto se il rave presenta rischi eccezionali. Gli organizzatori di rave vietati possono incorrere in pene fino a 6 mesi di carcere e 4.500 euro di ammenda, mentre i partecipanti non sono penalmente perseguibili. Se il prefetto ha espressamente vietato di partecipare, si può incorrere al massimo in una multa di 38 euro.
Spagna
In generale in Spagna norme e sanzioni dipendono da leggi statali, regionali o locali riguardanti, principalmente, la regolazione di eventi o attività ricreative, l’occupazione di proprietà privata, il rispetto di misure sanitarie, il consumo di sostanze e la tutela dell’ambiente. Eventuali irregolarità nei rave non autorizzati sono, in genere, sanzionabili con multe. Possesso di stupefacenti, infrazioni stradali, violazione di norme sanitarie e disobbedienza alle autorità sono alcuni degli illeciti riscontrati dalle autorità in alcuni episodi recenti. In alcuni casi si è arrivati a una decina di arresti, ma non per motivi direttamente legati all’organizzazione o partecipazione a feste illegali, bensì per reati «contro la salute pubblica», traffico di droga o «resistenza a pubblico ufficiale».
Belgio e Olanda
Per poter organizzare un rave legale servono permessi che devono essere rilasciati dalle autorità municipali. Le polizie di Olanda e Belgio, in mancanza di una norma univoca, sembrano avere un approccio dettato caso per caso: intervengono e sanzionano (o tentano di sanzionare) i partecipanti alle feste illegali sulla base delle infrazioni eventualmente commesse, come l’uso di stupefacenti o la violazione della proprietà privata. L’obiettivo è ad ogni modo prevenire poiché i party sono molto difficili da interrompere una volta iniziati e si cerca di negoziare con gli organizzatori. Le norme prevedono la confisca degli impianti audio e ammende di varie entità e seconda dei Paesi (e delle regioni) sia per i responsabili delle feste sia per chi vi prende parte.
Stati Uniti
Negli Stati Uniti i rave, molto diffusi, sono equiparabili ai concerti e quindi sono legali purché rispettino una serie di requisiti: una “business license” (una licenza commerciale), un’autorizzazione per l’evento da parte della città competente, un permesso del proprietario del luogo in cui si tiene, una polizza di assicurazione e i moduli per la riscossione delle tasse sui biglietti. Il dj deve inoltre avere gli appropriati diritti per far ascoltare i brani musicali. Il rave sconfina nell’illegalità quando è improvvisato con l’occupazione non autorizzata di edifici, gli allacci elettrici abusivi, la presenza di droga (tranne la marijuana dove consentita) e il volume troppo alto: tutte circostanze che costituiscono singoli reati perseguibili dalle forze dell’ordine.
(da agenzie)
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