REGA, SENZA PISTOLA PERCHE’ FUORI SERVIZIO
“IL CORRIERE” EVIDENZIA LE CONTRADDIZIONI DELLA VERSIONE UFFICIALE
Mario Cerciello Rega era fuori servizio nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, quando è stato chiamato con Andrea Varriale per il Cavallo di Ritorno di cui era stato vittima Sergio Brugiatelli e che poi ha portato al suo omicidio da parte di Elder Finnegan Lee e Gabriel Natale-Hjorth?
A scriverlo oggi è il Corriere della Sera che ricapitola i punti oscuri della vicenda dopo la conferenza stampa del comandante provinciale dei carabinieri Francesco Gargaro.
Fiorenza Sarzanini racconta che non ci sono video dell’aggressione dei due americani ai due carabinieri.
Spiega poi che generalmente in questi «cavalli di ritorno» il derubato viene mandato all’incontro e i carabinieri restano nascosti. E invece in questo caso viene seguita una diversa procedura, addirittura lasciando la vettura di servizio.
Ufficialmente Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale sono in servizio, presenti all’una di notte in piazza Mastai dove Brugiatelli racconta di essere stato derubato del borsello. Vanno via e poi vengono richiamati quando devono andare con lo stesso Brugiatelli a tentare di recuperare quanto gli è stato portato via.
Ci sono due elementi che sembrano smentire questa versione. Nella sua ordinanza di arresto dei due statunitensi il gip Chiara Gallo afferma che soltanto Varriale è nella piazza.
E ancora: la circostanza rivelata ieri sul fatto che Cerciello fosse senza pistola, potrebbe in realtà nascondere che fosse fuori servizio. E dunque bisognerà chiarire ogni suo spostamento fino alla decisione di coinvolgerlo nell’operazione di recupero.
Se Cerciello Rega aveva dimenticato la pistola in caserma, come mai si è deciso di farlo partecipare comunque all’intervento? Secondo la versione fornita dell’Arma «si tratta di operazioni semplici, ne vengono fatte decine al mese, i rischi sono ridotti al minimo».
Una posizione che stride con quanto dichiarato ieri dal comandante provinciale Francesco Gargaro sul fatto che «quella sera in zona c’erano quattro pattuglie, che non dovevano essere visibili per non pregiudicare l’operazione e sono intervenute pochi minuti dopo».
Infine c’è la questione dell’omissis. Ieri durante la conferenza stampa è stato chiesto perchè c’è un omissis nella risposta di Brugiatelli che descrive cosa c’è dentro lo zaino. La risposta è stata che nell’ordinanza non c’è nessun omissis. Invece l’omissis c’è.
(da “NextQuotidiano”)
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