REGIONALI EMILIA-ROMAGNA: BOOM DI VOTANTI E CODE AI SEGGI, E’ LA MOBILITAZIONE CHE VOLEVANO LE SARDINE
SUPERATA LA PARTECIPAZIONE DELLE POLITICHE: ALLE ORE 12 HA VOTATO IL 23,44% PIU’ DEL DOPPIO DEL 2014… PROSSIMA RILEVAZIONE ALLE 19, SI VOTA FINO ALLE 23
Flusso costante dalle sette del mattino e file ai seggi. Stavolta l’Emilia Romagna si mobilita. Alle 12 l’asticella dell’affluenza nei 328 seggi della regione si ferma a 23,44% (Ancor più alta a Bologna e provincia, a 24,97%, il dato più alto fra le province nella roccaforte rossa).
Più che doppiata la partecipazione del 2014, che alle 12 segnava solo il 10, 75%. Ma la partecipazione di questa combattutissima campagna elettorale supera anche la partecipazione alle politiche, quando alle 12 in regione aveva votato il 22,7%, e le Europee, quando era arrivata al 23%.
Un trend in crescita che fa dimenticare il crollo della partecipazione di cinque anni fa, quando la partecipazione arrivò alle 23 solo al 37,7%, e che i sondaggi avevano in parte intercettato nelle scorse settimane, al punto che superava l’80% il numero di coloro che dichiaravano di avere intenzione di recarsi al seggio, più o meno sicuramente.
“È la mobilitazione che volevano le Sardine” sussurra una elettrice incrociando Romano Prodi al seggio Galvani. Il Professore non replica, ma nel Pd ci si interroga in queste ore sul boom della partecipazione. “Alta va bene, ma non deve alzarsi troppo” è la voce che circola in casa dem, perchè se si supera il 70-75% in una elezione regionale allora c’è il rischio che a votare siano andata la destra, che in passato non ha mai avuto chance di vincere la Regione. E che stavolta invece ci crede. Se sia così si vedrà tuttavia solo a scrutinio iniziato. Intanto, Prodi si rallegra per le file che si creano davanti ai seggi: “Questo è un segno di democrazia. È da un bel po’ che non facevo la fila per votare, fa sempre piacere”.
Intanto il flusso si è mantenuto costante. In alcune sezioni, ad esempio al XII Aprile, l’affluenza tocca il 30% già alle 12. Mezz’ora dopo, alle 12,30, nei seggi 37 e 32, si arriva al 33%. Elena e Luca, 26 anni, incrociano le dita: “Questa volta la gente è andata a votare. Speriamo bene”.
Fuori da Vicolo Bolognetti, in pieno centro, c’è chi chiama gli amici: “Hai votato? Stavolta bisogna andare”. Lia, 81 anni, si rallegra di incamminarsi in coda: “Votare è sempre positivo, io poi ho sempre votato a sinistra, stavolta faccio anche la fila”.
Mattia Santori con gli altri tre fondatori bolognesi delle Sardine seguiranno la notte elettorale insieme in una casa fuori Bologna, sull’Appennino, una decina al massimo di loro. Ieri Mattia Santori aveva detto: Non esulteremo se si vincerà , non ci stracceremo i capelli se si perderà . Sanno tutti per chi tifiamo e come vorremmo andasse a finire, perchè amiamo la nostra terra e speriamo che i nostri concittadini sappiano valutare le notizie vere da quelle false, un modo di fare politica rispetto a un altro. Il nostro lo abbiamo fatto”.
(da agenzie)
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