“RITIRATI O MI FAI PERDERE”: IN LOMBARDIA L’INCUBO DI BERLUSCONI E’ IL 4% DI GIANNINO
MA IL GIORNALISTA DICE NO AL CAVALIERE: “SIAMO IL SUO INCUBO”… L’ASSE CON MARCEGAGLIA, BOLDRIN E ZINGALES
L’ultima carta Silvio Berlusconi l’ha giocata poche ore prima che Oscar Giannino varcasse gli studi televisivi di Ballarò.
«La Ghisleri mi ha detto che sei al 4% in Lombardia. Così mi fai perdere. Devi disimpegnarti, cosa posso fare per convincerti?».
Da un po’ di tempo, infatti, è proprio l’eclettico giornalista e fondatore di “Fermare il declino” a rappresentare l’incubo del Cavaliere.
«Vuoi fare vincere Bersani? Complimenti, direttore», si è via via irritato Berlusconi.
Ma la reazione di Giannino è stata gelida: «Presidente, non posso. Non c’è niente che possa convincermi, fermandomi perderei la faccia».
Una linea dura contro il Pdl concordata anche con Emma Marcegaglia, amica del giornalista e attivissima dietro le quinte nel sostenere “Fare”, (l’acronimo della lista).
Non a caso sarà proprio l’ex leader di Confindustria — sabato a Milano — a vestire i panni dell’ospite d’onore della convention di Fermare il declino.
La Lombardia è snodo decisivo delle elezioni, è lì che Berlusconi si gioca tutto nella sfida per il Senato.
Ed è proprio in Lombardia che Giannino raccoglie consensi crescenti. Sondaggi alla mano, “Fermare il declino” va forte anche in Veneto, ma non abbastanza da danneggiare il centrodestra.
A Milano e dintorni la storia è diversa e il giovane movimento può fare male al Pdl.
L’ex premier, consigliato dalla sondaggista di fiducia, ha deciso di non lasciare nulla d’intentato. Senza esclusione di colpi.
Non a caso da giorni ha intensificato gli appelli al voto utile e non a caso l’esempio negativo è diventato quello di Giannino.
Che infatti replica: «Siamo l’ossessione di Silvio».
Marcegaglia e Giannino — bloccati mesi fa sulla porta d’ingresso del movimento di Mario Monti — condividono il medesimo destino.
Su entrambi pesò il veto di Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo, oltre all’ostilità di Fli verso altri potenziali “miglior perdenti” della coalizione.
Per questo il giornalista ha deciso di impegnarsi al massimo dove sa di poter fare male, a partire dalla Lombardia.
Pronto, il giorno dopo il voto, a far rientrare “Fermare il declino” nel laboratorio del grande centro che verrà .
Con Mario Monti, tra l’altro, i rapporti sono meno tesi di quanto gli attacchi del giornalista possano lasciare intendere.
Quella di Giannino — vera incognita della decisiva sfida lombarda — è una squadra agile e capace di destreggiarsi al meglio sui social network.
A consigliare il giornalista sono innanzitutto gli economisti Michele Boldrin e Luigi Zingales.
Molto ascoltato è anche il giornalista Carlo Stagnaro.
Con Marcegaglia costituiscono la cabina di regia di “Fare”.
Il resto è affidato a Giannino, molto presente sul piccolo schermo e iperattivo anche su Twitter.
Tommaso Ciriaco
(da “La Repubblica“)
Leave a Reply