SALVINI HA CREATO 120 NUOVI DISOCCUPATI: LA RABBIA DEI LAVORATORI DELLA COOPERATIVA AUXILIUM DEL CARA DI CASTELNUOVO
NON SOLO I MIGRANTI, SONO RIMASTI PER STRADA ANCHE 120 ITALIANI, QUELLI DI CUI I RAZZISTI SI RIEMPIONO LA BOCCA… MA LORO NON SONO EVASORI FISCALI, QUINDI NON MERITANO DI ESSERE TUTELATI
“Neanche il reddito di cittadinanza possiamo avere, perchè percepiremo lo stipendio di gennaio. Si parla tanto di lavoro che non c’è, e poi a noi che ce l’abbiamo non si danno rassicurazioni nè indicazioni di sorta”.
Umberto Dinoi allarga le braccia e scuote la testa. È coordinatore del Cara di Castelnuovo di Porto, è uno dei 120 dipendenti della cooperativa Auxilium che gestisce la struttura di accoglienza in via di chiusura.
Questione nella questione, il destino dei centoventi lavoratori, quaranta dei quali sono della zona circostante il comune, circa novemila anime, alle porte di Roma.
Medici, psicologi, operatori legali, assistenti sociali, addetti alle pulizie e alla cucina, solo per citare alcune categorie.
Molti hanno famiglia, diversi si sono conosciuti lì, lavorando nel Cara, e si sono sposati. Come Umberto: anche sua moglie è dipendente della cooperativa. Hanno due figli, un anno e mezzo e sette anni, e il mutuo da pagare. E ora si chiedono entrambi cosa sarà del loro contratto, del loro futuro.
“È incredibile Di Maio presentava il reddito di cittadinanza”, sospira Dinoi.
Proprio al vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, chiederanno risposte i lavoratori della Auxilium, che hanno organizzato un presidio per le 15 di domani davanti al dicastero.
“Non abbiamo ricevuto indicazioni, non sappiamo che fine faremo – scandisce Akram Zubaudi, anch’egli dipendente della cooperativa e direttore del Cara – è il Ministero del Lavoro che deve darcele”.
Anche lui che è palestinese, ha 39 anni e nel Cara ha iniziato come mediatore culturale, per poi passare, nel 2016, a dirigerlo, è sposato e ha due figli. Sarà anche lui al presidio.
Come Giuseppe Asprella, che annuncia la volontà dei manifestanti di chiedere a Di Maio un incontro e considera: “Quello dell’accoglienza era il mestiere del nuovo millennio – sbuffa – ma in questo modo, vengono meno le premesse per svolgerlo”. Jean Michel Sombodey, 58 anni, che lavora per “Auxilium” come assistente alla persona nel Cara di Castelnuovo, si chiede “quali ammortizzatori sociali prevederanno per noi”, mentre Marilena Bartali, anche lei dipendente della cooperativa come il marito, “con due figli a cui pensare”, sbotta – a parlare con due rappresentanti sindacali. Giovanna Catizone, Cisl, e Antonio Amantini, Cgil sono venuti a supportare i lavoratori di “Auxilium”.
“Da quel che ci risulta – fanno notare all’unisono – nel Cara qui gli ospiti costano 21,90 euro al giorno e non è mancato loro nulla. Vorremmo capire dove andranno e quanto costeranno. Dicono che la struttura va chiusa perchè costa troppo. Ma adesso mandando gli ospiti altrove e togliendo l’impiego ai lavoratori risparmieranno davvero?”.
(da “Huffingtonpost”)
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