SALVINI NON CONOSCE NEMMENO LE REGOLE PER IL PORTO D’ARMI: NON E’ VERO CHE CHI LO HA PUO’ SEMPRE PORTARE L’ARMA CON SE’
SU UN MILIONE E TRECENTOMILA PERMESSI LA STRAGRANDE MAGGIORANZA SONO PER USO SPORTIVO E CACCIA, NON POSSONO USARLA SE NON PER GLI SCOPI DEFINITI… E QUELLO PER DIFESA PERSONALE E’ CONCESSO A CHI HA RICEVUTO MINACCE CREDIBILI, NON AL PRIMO CHE PASSA
Di quale porto d’armi dispone l’assessore di Voghera Massimo Adriatici che ha ucciso con un colpo di pistola un cittadino 39enne di origini marocchine? E in quale occasione una licenza di porto d’arma consente al cittadino di girare liberamente avendo con sé la pistola?
E, soprattutto, Matteo Salvini conosce le differenze tra i vari porti d’arma quando dice che in Italia un milione e trecentomila cittadini possono portarla con sé in ogni luogo e per ogni occasione?
Le parole del leader della Lega non solo sono sbagliate, ma anche molto pericolose. Ecco perché.
Ma di quale porto d’arma è in possesso Adriatici? Era legittimato ad avere con sé la pistola lontano dalla sua abitazione?
Sono diversi i quesiti sollevatisi nelle ultime ore, considerato che in Italia vengono rilasciati diversi tipi di porti d’arma e non tutti autorizzano il privato cittadino che lo riceve di girare armato in luoghi pubblici.
Quale porto d’armi ha l’assessore di Voghera
I carabinieri del comando provinciale di Pavia che stanno indagando sull’accaduto hanno verificato che Adriatici, avvocato penalista ed ex poliziotto, è in possesso di un porto d’arma da fuoco per difesa personale.
Ciò significa che l’assessore di Voghera è autorizzato a vestire la pistola in qualsiasi occasione per problemi relativi alla propria incolumità. Questo tipo di porto d’arma, spiegano fonti investigative sono rilasciati a cittadini che dimostrano un effettivo rischio per la propria vita, spesso a causa di minacce credibili.
Tendenzialmente, queste persone sono coloro che vivono sotto protezione, imprenditori finiti nel mirino della mafia, avvocati ed ex poliziotti operativi. Ma anche tabaccai e benzinai.
Che differenza c’è tra i porti d’arma rilasciati in Italia
Esistono poi altri tipi di porto d’arma che non consentono l’utilizzo dell’arma al di fuori di determinate circostanze regolamentate dalla legge.
È il caso del porto d’arma ad uso caccia e di quello ad uso sport. Per quanto riguarda il primo, il cittadino che lo riceve può detenere e usare esclusivamente in determinate zone e periodi dell’anno una o più armi per andare a caccia.
Per il porto d’arma ad uso sport, invece, l’utilizzo dell’arma è consentito solo all’interno della struttura dove ci si allena per una disciplina (ad esempio il tiro al piattello) e ha misure ancora più restringenti in quanto deve essere specificato il percorso che l’arma compie per arrivare all’impianto sportivo.
Cosa totalmente diversa, invece, è la detenzione di arma. Questa limita il cittadino a conservare l’arma all’interno della sua abitazione. In nessun’occasione può portarla all’esterno, non essendo il certificato di detenzione anche un certificato di trasporto.
Perché le parole di Salvini sono sbagliate e pericolose
Nella mattinata di oggi, giovedì 22 luglio, il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato che “in possesso di un legittimo porto d’arma, la pistola può essere sempre portata con sé”, specificando che in Italia ci sono circa un milione e trecentomila persone a detenere questo tipo di certificato.
Le parole di Salvini, non solo sono sbagliate, in quanto come abbiamo visto i porti d’arma sono numerosi e diversi tra loro, ma anche molto pericolose.
In Italia la stragrande maggioranza dei cittadini che dispongono di un porto d’arma è per uso caccia e/o uso sport. Nessuno di loro può usare la pistola o il fucile in dotazione lontano dagli spazi adibiti.
Così dicendo, il capo politico della Lega ha al contrario suggerito che chiunque possieda un qualsiasi porto d’arma possa portarla liberamente con sé in luoghi pubblici. A quel punto, davvero, sarebbe il Far-west.
(da agenzie)
Leave a Reply