SCARPELLINI AMMETTE: “PAGAVO MARRA PER MANTENERE BUONI RAPPORTI CON LUI”
“GLI HO DOVUTO DARE 367.000 EURO PERCHE’ TEMEVO POTESSE INFLUIRE SULLE MIE PRATICHE E NON POTEVO INIMICARMELO”
Interrogato dai pm, l’imprenditore Sergio Scarpellini ammette: “I 367 mila euro girati a RaffaeleMarra? Glieli ho dovuti dare perchè era un funzionario comunale e temevo che potesse influire sulle mie pratiche al Campidoglio. Non volevo inimicarmelo”.
Stesso discorso per lo sconto di circa 500 mila euro sulla casa all’Eur: “Sì, è vero, gli ho fatto un bello sconto, ma alla fine io comunque non ci ho rimesso”.
Dagli stralci dell’interrogatorio riportati oggi dal Messaggero emerge il tentativo di Scarpellini di ‘mascherare’ le tangenti facendole passare per prestiti.
L’operazione, però, è smascherata da un’intercettazione telefonica tra l’immobiliarista e la sua segretaria Ginevra Lavarello.
Una conversazione recente — scrive il Messaggero — avvenuta dopo la pubblicazione di particolari dell’inchiesta che riguardano l’acquisto ‘agevolato’ della casa a Prati Fiscali. Suggerisce la donna, cercando di ‘coprire’ il vero significato delle parole: “Quando vengono quelli — dice — non i giornalisti, quegli altri, e ci chiedono di questa cosa, devi dire che è così, che è un prestito”.
Di fronte all’evidenza, Scarpellini è costretto ad ammettere: “Glieli ho dati perchè volevo mantenere buoni rapporti con lui. Per me mie pratiche in Comune”.
(da agenzie)
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