SECONDO LE PROIEZIONI DI YOUTREND, SARÀ DURA PER VANNACCI ASSICURARSI LO STIPENDIO EUROPEO: LA LEGA AVRÀ AL MASSIMO 7 SEGGI, E VANNA DOVRÀ VEDERSELA CON I CAMPIONI DI PREFERENZE COME SUSANNA CECCARDI E ALDO PATRICIELLO
HA INVECE PIU’ POSSIBILITA’ DI ESSERE ELETTA ILARIA SALIS
Guai in vista per il generale Roberto Vannacci. I sondaggi non portano un buon vento alla campagna del militare.
Consultando la supermedia elaborata da YouTrend e la proiezione sui possibili seggi nelle cinque circoscrizioni, vien fuori che la scommessa di Matteo Salvini rischia di essere un buco nell’acqua. Dati alla mano a Strasburgo, tra i 76 eurodeputati che l’Italia elegge, ha qualche possibilità in più di entrare Ilaria Salis piuttosto che il militare diventato scrittore.
La Lega, dicono le intenzioni di voto degli italiani, continua a perdere consensi: –0,1% nelle ultime due settimane, si attesta all’8,1. Un dato che secondo le elaborazioni di YouTrend farebbe crollare il numero di eletti del Carroccio. Al Nord-Ovest passerebbero da 9 a 2-3, al Nord-Est da 7 a 1-2, al Centro da 6 a 1-2, al Sud da 5 a 0-1 e nelle Isole da 2 a 0-1. In totale, la pattuglia di 29 europarlamentari potrebbe ridursi a un numero compreso tra 5 e 8, con 7 come esito al momento più probabile.
Vannacci se la vedrà allora per l’unico seggio disponibile con Susanna Ceccardi, che di preferenze in dote ne porta molte
Il generale è capolista anche nella circoscrizione Sud, ma lì la Lega rischia di portare a casa un solo eurodeputato e superare Aldo Patriciello, per anni mister preferenze di Forza Italia, è tutt’altro che semplice.
Nel collegio Isole è secondo e nelle circoscrizioni settentrionali è in fondo alle liste: impresa ancora più ardua.
La simulazione messa a punto ieri da YouTrend dice che nelle urne Fratelli d’Italia farebbe la parte del leone. Il partito di Giorgia Meloni potrebbe passare dai 6 eletti del 2019 a 24 (la forchetta del possibile risultato va da 20 a 27). Al Sud Vittorio Sgarbi ha più di qualche possibilità di essere tra i 4 o 5 eurodeputati. Mentre la presenza di Meloni capolista offre un ragionamento.
«Le candidature dei leader complicano un po’ la vita agli altri – spiega il fondatore di YouTrend Lorenzo Pregliasco – perché occupano quasi certamente una casella delle preferenze. Schlein o Meloni, per esempio, possono avere l’effetto di sfavorire le altre donne candidate in lista: molti elettori potrebbero scegliere loro e poi, per l’alternanza di genere, un uomo».
Per Pd, M5S e Forza Italia il numero di eletti sarebbe invece molto vicino a quello di cinque anni fa, quando gli eurodeputati furono rispettivamente 19, 14 e 7.
Per Stati Uniti d’Europa, Avs e Azione, liste con un elettorato più urbano della media, tutto dipende dal superamento della soglia di sbarramento nazionale al 4%, percentuale attorno a cui gravitano secondo l’ultima supermedia YouTrend.
In ogni caso difficilmente ciascuna di queste liste eleggerebbe più di due europarlamentari al Nord-Ovest e più di uno al Nord-Est, al Centro, al Sud e nelle Isole.
Avs potrebbe riuscire a mandare a Strasburgo diversi candidati non direttamente riconducibili al partito: Ilaria Salis nel Nord-Ovest, Ignazio Marino al Centro, Leoluca Orlando nelle Isole, Mimmo Lucano al Sud.
(da La Stampa)
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