SECONDO ROUND, SCALFARI RISPONDE A DE BENEDETTI: “AMA REPUBBLICA COME QUEGLI EX CHE PROVANO A SFREGIARE LA DONNA CHE HANNO AMATO E CHE NON AMANO PIU'”
IL FONDATORE RISPONDE ALLE CRITICHE DELL’INGEGNERE
Eugenio Scalfari risponde a Carlo De Benedetti attraverso una intervista pubblicata su Repubblica. L’Ingegnere, presidente onorario del Gruppo Gedi, in un’intervista rilasciata a Lilli Gruber aveva criticato il fondatore di Repubblica dandogli dell’ingrato.
Sulla disapprovazione ricevuta per aver detto che tra Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi sceglierebbe quest’ultimo, Scalfari commenta:
“È un giudizio politico che si può non condividere. Ma il vanitoso è chi si gloria di qualcosa che ha fatto o peggio non ha fatto; chi si attribuisce meriti che non ha. Che cosa c’entra la vanità con la scelta tra Berlusconi e Di Maio? Mi spiace dirlo, ma è invece da vanitoso definirsi fondatore di un giornale che non hai nè fondato nè cofondato.”
Sul fatto che De Benedetti lo abbia descritto come ingrato “perchè gli ho dato un pacco di miliardi”, il fondatore di Repubblica commenta:
I soldi che diede non legittimano la parola fondatore. E aggiungo che è la prima volta che glielo sento dire. Repubblica è figlia dell’Espresso che fu fondato da Adriano Olivetti, Carlo Caracciolo ed Eugenio Scalfari. Non ce ne solo altri. Ha contribuito con cinquanta milioni ad un capitale di 5 miliardi. Non sono abituato a fissare i prezzi della gratitudine. Sicuramente ce ne siamo ricordati quando poi gli abbiamo venduto Repubblica, ma quello dell’editore è un mestiere che non ha mai fatto.
Scalfari riconosce a De Benedetti di essere stato rispettoso della libertà del giornale:
Diciamo che l’ha onorata. E però non so se quel che adesso va dicendo in tv e sui giornali sia compatibile con la carica di presidente onorario, non so se la onori.
E difende Repubblica:
Non è vero che ha perduto l’identità e che non aggredisce la politica, lui sì, sta aggredendo l’identità del giornale di cui, come ho già detto, era stato a lungo il rispettoso proprietario. La ama, ma vuole liberarsene. La ama come quegli ex che provano a sfregiare la donna che hanno amato male e che non amano più.
(da “Huffingtontpost”)
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