SINDACATI DI POLIZIA: “SALVINI ABBASSI I TONI O CI COMPLICA LA VITA”
SILP E SIULP INTERVENGONO SULLE POLEMICHE DELLO STRISCIONE RIMOSSO A BREMBATE
Abbassare i toni, ridimensionare l’esuberanza dialettica per evitare di complicare la vita a chi ogni giorno lavora per garantire l’ordine pubblico. Un discorso che vale per tutti, a cominciare dal ministro degli Interni Matteo Salvini. È l’auspicio dei sindacati di polizia Silp e Siulp, sentiti da HuffPost dopo le polemiche per la rimozione oggi a Brembate, in provincia di Bergamo, di uno striscione anti-Salvini.
L’intervento di oggi dei Vigili del Fuoco, saliti su una gru per far sparire lo striscione che contestava il ministro, segue altri episodi analoghi che hanno suscitato le proteste di chi vede un legame troppo stretto tra Lega e forze di Polizia.
Un fatto che non sorprende i due sindacati di polizia, da cui arriva un invito a moderare i toni per evitare che un episodio come quello di oggi possa essere interpretato come un eccesso di interventismo.
Per Daniele Tissone, segretario del Silp (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia di Stato), ““eravamo abituati a ministri degli Interni molto più prudenti nelle esternazioni e negli atteggiamenti”, osserva Tissone. “Da chi riveste i panni di capo politico e ministro sarebbe auspicale una maggiore sensibilità , soprattutto in un momento delicato come la campagna elettorale”.
Per Felice Romano, segretario del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), è importante evitare di creare un clima da stadio. “Forse — riflette Romano – in questo Paese figure istituzionali così delicate come il ministro dell’Interno, della Giustizia e della Difesa non dovrebbero coincidere con personalità la cui caratteristica è soprattutto marcata dal fomentare gli animi per creare consensi intorno alle proprie idee, come può essere il segretario di un partito”.
“Come sindacato — prosegue Romano — abbiamo fatto appello alla politica e agli esponenti di partito affinchè stiano attenti a due aspetti: 1) non voler a tutti i costi schierare la polizia da una parte o dall’altra, creando un clima da stadio curva sud/curva nord; 2) stare attenti ai toni, perchè quando si fa un comizio in campagna elettorale bisogna sempre tenere presente che l’esuberanza dialettica può trasformarsi in scontro fisico e aggressione non civile nei confronti dell’avversario politico”.
(da “Huffingtonpost“)
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