SINDACO DELLA LEGA SPOSA UNA COPPIA GAY, ORA RISCHIA L’ESPULSIONE
IL SINDACO DI ODERZO HA APPLICATO LA LEGGE, SE IL SEGR. PROV VUOLE ESPELLERLO CAMBI LO STATUTO E INDICHI CHE BISOGNA NON APPLICARE LE LEGGI DELLO STATO ITALIANO, COSI’ FINISCE IN GALERA E SI TOGLIE DALLE PALLE
Aria di epurazioni in casa leghista a Oderzo, in provincia di Treviso, dopo che il sindaco, Maria Scardellato, eletto a giugno nelle fila del Carroccio, ha firmato di suo pugno il documento che unisce in matrimonio due uomini, Pasquale e Andrea, compagni da 11 anni.
“Discuteremo nei prossimi giorni il provvedimento che prenderemo nei suoi confronti – annuncia il segretario provinciale della Lega Nord Dimitri Coin.
“Di certo – aggiunge – non possiamo permettere che uno dei nostri sindaci esca così sfacciatamente dalla linea politica che abbiamo. Siamo stanchi di persone che dopo essere state elette da noi vanno poi a sostenere le tesi della sinistra”.
Dalle pagine del Corriere del Veneto il sindaco, 56 anni, si difende: “Non ho fatto nulla di male, non ha a che fare con il partito e la politica. Io sono sempre stata coerente. E’ un contratto previsto per legge. Sono contraria alle adozioni delle coppie omosessuali e lo dico con convinzione, ma da sindaco ho applicato la legge”.
Il segretario provinciale farebbe bene a indicare quale articolo dello Statuto preveda l’espulsione di un sindaco che applichi una legge dello Stato (quello italiano, non quella della Padagna del magna magna).
Dato che non esiste un articolo del genere, anche perchè sarebbe un illecito penale, non può esplellere nessuno, neanche sua sorella, se non con un atto arbitrario che sarà revocato da un qualsiasi tribunale.
Attaccatevi al tram e appplicate la legge, altrimenti comuni commissariati senza tante palle, come per i mafiosi.
(da agenzie)
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