STAINO, DISEGNATORE DI BOBO: “RENZI FARA’ UNA NUOVA DC, IO ANDRO’ VIA”
“SONO SUO AMICO MA E’ TROPPO ANCORATO ALLA CURIA E ISPIRATO DA ICHINO”…”IL CUORE MI DIREBBE DI DIRE UN VAFFA’ AI GRILLINI, MA VA TENTATA ANCHE QUELLA STRADA”
A mali estremi, estremi rimedi: «Bobo l’ho già fatto impiccare una volta. Però potrei sempre farlo resuscitare e farlo suicidare di nuovo…».
Sergio Staino è triste, «molto triste» per il vicolo cieco nel quale si è cacciato il Pd.
E non crede nella soluzione Renzi: «Con Matteo sarebbe una nuova Dc. E io abbandonerei il Pd. Lo vedo in un partito che sta al fianco del mio, ma non nel mio».
Molti considerano Renzi il futuro. Ma nel Pd è scontro.
«Si è mosso bene. E’ stato leale. E infatti molti amici ora dicono: “Ho sbagliato, potevo votare Renzi”. Certo, un po’ sta lavorando ai fianchi Bersani. Ed è un gioco pericoloso».
Quindi il sindaco non può guidare la riscossa del Pd?
«Non credo. E’ molto ancorato alla Curia e lo ispira Ichino. Gli sono amico, ma quando dice una cosa buona gli rispondo: “Interessante, peccato che non sei nel mio partito…”. Io a quel punto vorrei una forza socialista europea. Abbandonando questo Pd che ci ha portato dove ci ha portato. Forse sono io che sono vecchio… ».
Ora intanto come se ne esce? Un’alleanza con Grillo?
«Il governissimo sarebbe un suicidio totale. Un governo Bersani è la strada meno tragica. Il cuore mi vorrebbe fare gridare “vaffanculo ai grillini”. Ma la ragione mi dice di no. Proverei comunque questa strada disperata, almeno per vedere se i militanti sono più saggi di Grillo. Certo, bisogna essere un po’ scemi per credergli. Capisco chi è incazzato, ma non è che chi ha votato Pd non era incazzato. Era incazzato con razionalità . I giovani sono così ciechi da non vedere la falsità di questo leader? La sua è una forma di protofascismo.».
Resta la batosta. Bobo come l’ha presa?
«Peccato che l’ho già fatto suicidare quando il Pd partecipò alla spartizione per le authority. In quella vignetta diceva: “Prima che mi consegnino a Grillo, me ne vado da solo”».
Profetico.
«La maledizione è iniziata a causa di una superficialità totale. Più che incolpare il segretario, penso a quei personaggi che lo consigliano. Gli dicono “vestititi così”, “fai così”. Ecco, Bersani non era quello che conosciamo».
Il giaguaro?
«Si, il giaguaro. Con quelle cose lì poi finisci così. Dopo le primarie erano sicuri di vincere. Gasati. Il primo suicidio sono state le liste. Una cosa penosa. Io volevo primarie per tutti, poche deroghe. Invece così è mancato l’entusiasmo. Le sale non erano piene, niente piazza. Io, arrabbiato, comunque ho votato Pd».
Tommaso Ciriaco
(da “La Repubblica”)
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