STILE RENZIANO: NARDELLA VUOLE DIVENTARE SINDACO DI FIRENZE PER VIA DINASTICA, SENZA PRIMARIE
L’ALTRO ASPIRANTE EUGENIO GIANI LITIGA CON RENZI PERCHE’ VUOLE IL CONFRONTO DELLE PRIMARIE… COME SI RISOLVE IL PROBLEMA? DANDOGLI UN POSTO ALLE EUROPEE: E’ IL NUOVO CHE AVANZA
Non bastano ai renziani le difficoltà degli affari romani, ora si è aggiunto il caos intorno alle comunali di Firenze.
Il caso è scoppiato simultaneamente alla conquista del Palazzo del governo: Renzi deve lasciare Firenze, ma vorrebbe designare per via dinastica il suo erede.
Il fedelissimo renziano Dario Nardella ha così sciolto la riserva: si candiderà a sindaco al posto di Renzi.
Però senza primarie. E qui sta il punto.
Anche perchè pretendere di vincere senza primarie rappresenterebbe l’opposto del verbo renziano: ovviamente quando riguarda altri.
Accade che il presidente del consiglio comunale fiorentino, Eugenio Giani, già autocandidato alla guida del Comune da un pezzo, chieda la consultazione ai gazebo. E non molla.
Può anche uscirne sconfitto, ma vuole il confronto con Nardella che invece scappa.
Oggi Giani avrebbe anche avuto un acceso confronto con Renzi.
Per Giani a questo punto potrebbe profilarsi un posto in lista per le europee oppure — meno probabile — un incarico a Roma.
Il puzzle è complicato, ma sarà risolto in puro “stile prima repubblica”: pur di imporre Nardella senza consultare gli elettori delle primarie, Renzi compenserà Giani con un’altra nomina remunerativa.
E’ il nuovo che avanza.
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