TERREMOTO A SCOTLAND YARD, L’INCHIESTA DELLA BARONESSA LOUISE CASEY INCHIODA LA “METROPOLITAN POLICE”, DESCRITTA COME “ISTITUZIONALMENTE RAZZISTA, MISOGINA, SESSISTA E OMOFOBA”
CASI DI STUPRO ARCHIVIATI, AGENTI CHE MOSTRANO I GENITALI ALLE COLLEGHE, RITUALI DI INIZIAZIONE COME QUELLO DI URINARE SULLE NUOVE RECLUTE… SOTTO ACCUSA LA LEADERSHIP DI SCOTLAND YARD
L’inchiesta indipendente della baronessa Louise Casey inchioda la gloriosa polizia della capitale: un «club machista», un covo di «razzismo, misoginia e omofobia».
Le indagini indipendenti sono durate un anno, dopo lo stupro e brutale omicidio di Sarah Everard, la 33enne londinese nel 2021 rapita e assassinata da un poliziotto, Wayne Cousens. Da allora c’è stato un altro caso clamoroso, quello dell’agente David Carrick, 48 anni, che nelle scorse settimane ha ammesso almeno 24 capi di accusa tra cui decine per stupro, molestie e maltrattamenti. Ma, a quanto si legge nel report di 363 pagine, le gravissime deficienze della polizia londinese sarebbero sistemiche e il corpo «istituzionalmente razzista, misogino, sessista e omofobo».
Il rapporto cita episodi inquietanti. Vari casi di stupro, per esempio, sarebbero stati archiviati a causa di un frigo rotto, dove sono andate distrutte le prove. Discriminazione costante verso le poliziotte, buste di urina contro le loro auto, agenti maschi che mostravano i genitali, sex toys nelle tazze del caffè, squallidi rituali di iniziazione, come quello di urinare sulle nuove reclute.
Per questo, Casey ha esortato Scotland Yard a intraprendere una radicale pulizia interna, per restaurare l’onore del corpo di polizia, «chiedere scusa per gli errori del passato e ricostruire la fiducia dei cittadini». Altrimenti, la “Met” «dovrebbe essere sciolta e riformata radicalmente ». Sic transit gloria mundi.
(da Repubblica)
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