TRA I MELONIANI È GIÀ GUERRA PER IL DOPO SANTANCHÉ: A INIZIO OTTOBRE SI TERRANNO LE DUE UDIENZE PRELIMINARI PER LE INDAGINI CHE VEDONO LA MINISTRA DEL TURISMO ACCUSATA DI FALSO IN BILANCIO E TRUFFA AI DANNI DELL’INPS
IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO, LA PITONESSA RISCHIA DI DOVER SLOGGIARE DAL GOVERNO, GIORGIA MELONI PRETENDE CHE LA POLTRONA RESTI A FDI E HA SUL TAVOLO TRE NOMI: IL DEPUTATO GIANLUCA CARAMANNA, IL CAPOGRUPPO ALLA CAMERA TOMMASO FOTI E IL SUO VICE MANLIO MESSINA… CRESCONO TENSIONI E VELENI NEL PARTITO
Dopo le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a inizio ottobre potrebbe dover affrontare una nuova sostituzione nel governo. La seconda in poche settimane. Riguarderà, con ogni probabilità, la ministra del Turismo Daniela Santanchè che nelle prime due settimane di ottobre dovrà affrontare due udienze preliminari alla fine di altrettante indagini a Milano: quella in cui è accusata di falso in bilancio e quella per truffa ai danni dell’Inps.
In caso di rinvio a giudizio, soprattutto per la seconda accusa, più grave, Meloni ha fatto capire che l’esperienza della ministra sarebbe al capolinea. Ma ancora una volta vuole evitare rimpasti, tanto più che gli alleati della Lega da tempo hanno messo nel mirino proprio quel ministero.
La premier ha già vagliato una terna di nomi: sono il deputato e consigliere di Santanchè, Gianluca Caramanna, il capogruppo alla Camera Tommaso Foti e il suo vice Manlio Messina. Tutti parlamentari di Fratelli d’Italia per mantenere la continuità al ministero del Turismo. Una prospettiva che ha già alimentato speranze e rancori all’interno del partito.
Foti, che ha sostituito Francesco Lollobrigida all’inizio dell’esperienza di governo come presidente dei deputati, è considerato un nome spendibile soprattutto per la sua esperienza. Anche se Meloni non vorrebbe privarsi di lui come capogruppo alla Camera, Foti conosce bene il mondo del Turismo e politicamente è una delle teste d’uovo delle strategie politiche di FdI.
Un altro nome in pole position è quello di Caramanna che in questi mesi è stato sempre a fianco della ministra Santanchè come consigliere istituzionale a titolo gratuito e ha partecipato al tavolo tecnico sui balneari di Palazzo Chigi.
Il deputato meloniano ha anche altri appoggi importanti: è molto vicino al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ed è stato consulente del Turismo nelle giunte meloniane di Francesco Acquaroli (Marche) e Nello Musumeci (Sicilia). Fino a due anni fa era proprietario di alcuni alberghi ma dal 2022, cioè dall’inizio della legislatura, ha abbandonato la carica.
Ma nelle ultime ore sta emergendo anche un’altra figura, quella del vicecapogruppo Messina, che però ha meno chance. Viene considerato tra i volti in ascesa di Fratelli d’Italia ed è stato anche assessore al Turismo in Sicilia
Il suo attivismo è stato notato nel partito: dal 4 al 6 ottobre sarà il padrone di casa a Brucoli (Siracusa) dell’evento dal titolo “Le radici della bellezza”, organizzato dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia. Parteciperanno tutti i dirigenti più importanti di Fratelli d’Italia. Tra gli ospiti ci sarà anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè.
(da il Fatto Quotidiano)
Leave a Reply