“UN MESE PER SCONFIGGERE PUTIN”: CON IL VERTICE DI RAMSTEIN NASCE L’ALLEANZA PER DARE ARMI PESANTI ALL’UCRAINA
GLI USA: “DOBBIAMO MUOVERCI CON IL RITMO DELLA GUERRA”… ANCHE LA GERMANIA ACCANTONA LA PRUDENZA INIZIALE E CONSEGNA DIVERSI BLINDATI DOTATI DI CANNONI ANTI-AEREO
Quattro-cinque settimane per «sconfiggere» Vladimir Putin, con gli Stati Uniti al comando di un «gruppo di contatto» formato da 43 Paesi.
Con il vertice di Ramstein di ieri si è aperta una nuova fase militare — e anche politica — del conflitto.
È un cambio di passo studiato da settimane dal Pentagono, naturalmente con l’avallo del presidente Joe Biden, e assecondato dagli alleati della Nato.
Ieri il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha accolto gli altri ministri nella base americana in Germania con un senso di urgenza: «Le prossime settimane saranno decisive. L’Ucraina può vincere e penso che tutti noi dovremmo fare il possibile per aiutarla. Ma ora occorre fare presto, non c’è tempo da perdere, dobbiamo muoverci con il ritmo della guerra».
Praticamente tutti i partecipanti ne hanno preso atto. Il caso più vistoso è quello della Germania, che ha accantonato la prudenza iniziale. La ministra della Difesa Christine Lambrecht si è presentata al vertice con l’annuncio più sostanzioso: la consegna di un numero non ancora precisato di blindati Gepard (o Cheetahs) dotati di cannoni anti-aereo. La Krauss-Maffei Wegmann, industria bavarese, ha fatto sapere di aver circa 50 semoventi pronti per la consegna.
La riunione è stata aperta dal ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov che ha elencato i bisogni dell’esercito schierato nel Sudest del Paese. Oltre a quello della Germania, ci sono stati gli impegni pubblici di Gran Bretagna (missili anti-aereo) e Canada (otto blindati).
L’Italia ha confermato la fornitura di un secondo round di sistemi anti-aereo, anti-carro, oltre a mortai e munizioni. Nei prossimi giorni dovrebbero partire anche ordigni più pesanti.
(da agenzie)
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