UNA GIUNTA DI COMICI NON POTEVA CHE NOMINARE UN COMICO COME NUOVO PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE DI PALAZZO DUCALE
TOTI E LO ZIO D’AMERICA DESIGNANO LUCA BIZZARRI A CAPO DELLA MAGGIORE ISTITUZIONE CULTURALE CITTADINA
Luca Bizzarri è il nuovo presidente del Palazzo Ducale di Genova.
E’ arrivata la conferma della nomina dell’attore comico e presentatore alla guida della più importante istituzione culturale cittadina: “Sarà l’attore Luca Bizzarri il nuovo presidente della Fondazione Palazzo Ducale — fanno sapere dalla sede di De Ferrari — Il nome è stato indicato in maniera concorde dal Comune di Genova e da Regione Liguria ed è stato comunicato oggi al termine di un incontro a cui hanno preso parte il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi e il sindaco di Genova Marco Bucci”.
“Ho detto sà, alla fine di mille pensieri, per un motivo soltanto: perchè sono genovese e qualsiasi genovese, davanti alla possibilità concreta di impegnarsi per la propria città , avrebbe detto si — ha scritto su Facebook il comico.
Probabilmente un genovese si sarebbe fatto un esame di coscienza circa le capacità di assumere un incarico verso il quale non ha alcuna esperienza e qualifica, ma evidentemente per Bizzarri questo conta poco.
Genovese, 46 anni, cresciuto tra il Teatro Stabile e il cabaret dei Cavalli Marci e arrivato ad essere (in coppia con Paolo Kessisoglu) tra i volti più noti della televisione italiana, l’incarico di Bizzarri è stato fortemente voluto dal governatore regionale Giovanni Toti ma anche sponsorizzato dalle assessore alla cultura in Regione e Comune, Ilaria Cavo (altro volto Mediaset sbarcato nelle istituzioni liguri) ed Elisa Serafini.
In puro asse Mediaset, come in altri casi.
.A parole ndipendente, in tv (da Mtv, Mediaset fino a La7 e Rai, dove in autunno andranno in onda i nuovi episodi della sit come cult “Camera Cafè”), in passato molto critico con le giunte di centrosinistra cittadine, la scelta di Bizzarri come successore di Luca Borzani rappresenta una discontinuità rispetto al passato.
“Siamo contenti di questa decisione — ha commentato il sindaco di Genova Bucci — non per la volontà di andare contro il passato ma per prendere quel che c’è di buono dal passato e soprattutto per fare qualcosa per il futuro anche in altre direzioni. Perchè la cultura è fatta di tante cose e noi vogliamo che questo siano tante offerte diverse per i genovesi e per i turisti”.
Come se la cultura fosse un prodotto da supermercato.
Preferito (anche e soprattutto per questioni economiche, la collaborazione del presidente del Ducale è gratuita per statuto) alle candidature di Vittorio Sgarbi e Carlo Freccero, a dare il via libera alla nomina di Bizzarri è stata anche e soprattutto una lunga trattativa politica tra le forze di maggioranza, e l’ok decisivo dell’assessore regionale Edoardo Rixi, per conto della Lega, fino all’ultimo la forza politica meno convinta di affidare all’attore la guida della Fondazione per la cultura.
“Avremmo preferito altri, con profili diversi, ma non ci opponiamo — aveva già fatto capire sabato scorso il segretario regionale leghista, che nel ruolo aveva proposto anche il professor Paolo Becchi — Anche perchè fare meglio di Luca Borzani sarà difficile, e da parte nostra verrà solo supportato”.
Si tratta di nomina “positiva” anche per il Pd, ormai in ppeino delirio qualunquista.
Raffaella Paita, capogruppo dem in Regione Liguria, spiega: “è una persona capace, fu il gruppo del Pd in Regione a proporlo come componente dell’Assemblea del Teatro Stabile, dove si è formato artisticamente”. E allora siamo a posto.
Insomma una grande coalizione che alla fine ha scelto la persona meno adatta, come se gestire Palazzo Ducale e le scelte culturali e artistiche fossero materia di un comico che non si è certo distinto finora in idee per la città , a parte aprire locali commerciali per fini legittimamente privati.
Ci sarà da ridere, almeno questo lato non mancherà , come sempre nella giunta dell Gabibbo bianco e dello zio d’America.
(da agenzie)
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