UNA PIATTAFORMA PER RINNOVARE IL PD ANCHE VIA WEB
IL PIANO SORU-BOERI PER IMITARE I CINQUESTELLE SUL WEB
L’imprenditore e l’architetto. Il sardo e il milanese. Il tycoon di Internet e l’intellettuale. http://sphotos-e.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4L’ex presidente della Regione Sardegna (battuto nel 2009 dal Pdl) e l’ex assessore sfiduciato dal suo sindaco (a marzo).
Sono amici da anni Renato Soru e Stefano Boeri.
«Concreti e sognatori allo stesso modo», dice chi li conosce. Ma soprattutto voci fuori dal coro nel Pd, cui spesso non hanno risparmiato critiche.
Due outsider che ieri sono stati insieme a Milano, in uno dei circoli Arci più noti della città , l’«Arci Bellezza».
Per discutere di «Rete, politica, partecipazione».
Per contribuire a dare un volto più moderno al Pd. E creare forme di dialogo accessibili a tutti, «al di là delle tessere e delle primarie». Imparando dai grillini
Politica e nuove tecnologie, il rinnovamento passa anche dalla Rete. Soru e Boeri ne hanno parlato domenica a Sedilo (Oristano).
Con un progetto da lanciare: una piattaforma web a servizio del partito.
Per informare, raccogliere idee e commenti.
L’iniziativa nasce da un’idea di Soru «per costruire il centrosinistra sardo del futuro».
E non si tratta di un semplice blog, di una bacheca Facebook in cui raccogliere pareri. L’ispirazione arriva da colossi come National Builder (slogan: «liberare il potenziale dell’umanità connessa») e Liquid Feedback («democrazia interattiva» sviluppata nel 2010 da due esponenti del Partito Pirata tedesco).
Software per lo sviluppo di proposte e (a seguire) decisioni. Uno strumento che, con l’esperienza del fondatore di Tiscali applicata alla politica, può davvero diventare una sorgente di innovazione per i partiti.
Stefano Boeri ci crede.
Soprattutto «dopo il disastro delle ultime settimane».
Analisi: «Il Pd si è presentato alle elezioni dando per scontato che avrebbe governato; fino all’ultimo momento non ha capito cosa stava succedendo nel Paese. Mentre Pier Luigi Bersani smacchiava il giaguaro, i grillini riempivano le piazze con una chiamata via web». Osservazione amara.
«Abbiamo perso – continua Boeri – ma poi gli elettori non sono stati consultati. In queste condizioni è necessario ripensare gli scambi di comunicazioni tra Democratici»
L’ambizione: creare una rete «per avvicinare il Pd alla gente».
E svecchiare l’impostazione novecentesca del partito.
«La tessera – attacca Boeri – non può essere l’unica forma di adesione. Perchè non sostenere singole campagne, dal consumo di suolo alla battaglia per i diritti?». E le primarie: «Che senso hanno se chiedono un voto solo tra opzioni già decise?».
Più uniti. Anche online.
«È un’opportunità per la politica – conclude l’architetto – non un’alternativa».
La lezione grillina è stata recepita.
Annachiara Sacchi Gianni Santucci
(da “il Corriere della Sera“)
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