VECCHIA GUARDIA IN RIVOLTA CONTRO LA PASCALE. E VERDINI E’ PRONTO A LASCIARE LA POLITICA
BARBARA BERLUSCONI SEMPRE PIU’ VICINA ALLA DISCESA IN CAMPO
Un partito dilaniato da uno scontro interno senza esclusioni di colpi, una guerra di coltelli nel crepuscolo del leader, alla vigilia dell’ibernazione di un anno imposta dalla condanna: Forza Italia è sul punto di esplodere.
Tanto che persino l’uomo forte del partito, Denis Verdini, diventato il simbolo stesso dell’ultimo decennio berlusconiano, sta meditando di ritirarsi dalla vita politica.
A questo punto forse soltanto il colpo di scena rappresentato dall’arrivo della figlia Barbara Berlusconi potrebbe raddrizzare una nave che imbarca acqua sotto la linea di galleggiamento.
L’attacco di Francesca Pascale a Santanchè e Cosentino – tra le righe dell’intervista concessa ieri a Repubblica – ha portato infatti alla superficie la vera partita in gioco in vista della decisione del 10 aprile del Tribunale di Sorveglianza di Milano.
Chi controllerà Forza Italia quando Berlusconi sarà ai domiciliari e non potrà nemmeno fare una telefonata ai suoi capigruppo?
È l’Organizzazione il cuore del partito. Chi ci mette le mani vince tutta la posta.
E l’Organizzazione, con il dipartimento elettorale, è ancora nelle mani di Verdini e dei suoi uomini, da Ignazio Abrignani a Gregorio Fontana.
O meglio lo sarebbe, visto che Verdini – di fatto il segretario politico – formalmente non è più nulla.
Le vecchie cariche del Pdl non sono state rinnovate, quelle nuove non prevedono più il suo ruolo, tutto è sospeso in un limbo in attesa che la guerra stabilisca nuovi equilibri.
Nemmeno il tanto discusso ufficio di presidenza esiste ancora.
Nel frattempo avanza un’organizzazione parallela, quella dei Club Forza Italia, affidati a un membro del cerchio magico come Marcello Fiori.
Perchè è questa la linea di frattura che emerge, il quadrumvirato guidato dalle due lady di ferro – la fidanzata Francesca Pascale e il capo dello staff Maria Rosaria Rossi – con il consigliere politico Giovanni Toti e Marcello Fiori.
Contro la vecchia guardia rappresentata da Verdini e da tutti quelli, come Raffaele Fitto o Claudio Scajola, che possono vantare un loro bacino di voti, una loro riconoscibilità politica a prescindere dalla benevolenza del Capo
Lo scontro è violento. Senza attaccare direttamente Verdini, Pascale ieri ha asfaltato due esponenti considerati vicini all’ex coordinatore: Daniela Santanchè e Nicola Cosentino.
La prima ha scelto (per ora) di non rispondere. Cosentino invece ha vibrato una rasoiata che è arrivata a far sanguinare anche il Cavaliere: Rispondendo «ad alcune dichiarazioni della signorina Pascale», l’ex coordinatore campano non l’ha presa alla larga: «Se il suo l’imbarazzo riguarda il fatto che io sono indagato, allora cominciamo a guardare anche a quelli che hanno sentenze passate in giudicato. Perchè in quel caso ci sarebbe, sì, l’imbarazzo della scelta».
Denis Verdini, scelto come bersaglio dei Quadrumviri, ha fatto sapere in giro che potrebbe anche andarsene e occuparsi dei casi suoi.
«Io con la politica c’ho solo rimesso», ha confidato amareggiato agli amici.
Artefice del patto con Renzi e della riabilitazione politica del Cavaliere, Verdini pensa di non meritarsi il trattamento che gli viene riservato.
Ma certo non ha nascosto al leader le sue idee, puntualmente messe nere su bianco in un report recapitato ad Arcore.
Nel documento il “mago dei numeri” afferma che senza 10-12 candidature di peso, di gente capace di mobilitare decine di migliaia o centinaia di migliaia di preferenze, Forza Italia rischia la dèbà¢cle alle Europee.
Una visione opposta a quella di Toti e Fiori, che sperano basti il nome Berlusconi nel simbolo per risolvere ogni cosa.
Un altro che potrebbe mollare tutto è Raffaele Fitto, a cui viene impedito di candidarsi alle europee. «Mi stanno provocando – ha spiegato ai suoi – perchè sperano che sbatta la porta, ma non gli farò questo favore».
La partita delle Europee si intreccia con quella della successione del Cavaliere.
I figli maggiori, Pier Silvio e Marina, si sono ufficialmente chiamati fuori.
Barbara invece ci spera ancora e ci lavora Nelle ultime ore il movimento intorno al suo nome è aumentato, si parla di un incontro decisivo nel week-end con il padre ad Arcore.
Sul tavolo ci saranno i sondaggi fatti da Alessandra Ghisleri sul suo nome.
Francesco Bei
(da “La Repubblica”)
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