BERLUSCONI E’ GIA’ AI DOMICILIARI: L’ASSALTO FINALE DELLA PASCALE E DELLA ROSSI A QUEL CHE RESTA DI SILVIO
OBIETTIVO MATRIMONIO E FAR FUORI VERDINI, FITTO, SANTANCHE’ E TUTTA LA VECCHIA GUARDIA
I big azzurri lo hanno ribattezzato “l’assalto finale”, formula usata nei momenti dei conflitti più cruenti con le procure.
Solo che stavolta la formula è riferita a Francesca Pascale. Che, dopo aver conquistato la casa, ora vuole chiudere la pratica matrimonio diventando la “signora Berlusconi” ai tempi della decadenza.
E rottamare quella classe dirigente che gode di un proprio consenso, da Fitto a Scajola, per arrivare a Verdini.
Spiegano così il “pizzino” affidato alla aspirante first lady, nella sua intervista alla bravissima Conchita Sannino, firma di Repubblica nota anche per lo scoop su Noemi Letizia.
Quello che fece emergere il rapporto di Berlusconi con le minorenne.
L’inizio della fine, insomma. È la prima intervista tutta politica dell’ex velina di Telecafone, a pochi giorni dalla decisione del tribunale di Milano che limiterà la libertà dell’ex Cavaliere.
Nella quale Francesca auspica la discesa in campo di Marina, ora che le voci su Barbara si fanno sempre più insistenti. E nella quale critica dirigenti storici di Forza Italia come Daniela Santanchè e quei big alla Fitto che, forti del loro consenso, vogliono candidarsi alle europee.
È insomma il “comando io” di Francesca. E non è un caso che l’intemerata viene accolta nel rabbioso silenzio di tutto il partito. Perchè il gossip non conta nulla.
È l’ultimo tassello di una escalation tutta politica portata avanti con estrema lucidità dal duo composto da Maria Rosaria Rossi e Francesca Pascale.
Una fonte autorevole, la mette così, chiedendo l’anonimato perchè tira un’aria pesante: “Francesca sta facendo di tutto per farsi sposare. E da un lato cerca l’asse con Marina dall’altro manda questo messaggio: io so, anche cose imbarazzanti. È arrivato il momento in cui dire il fatidico sì”.
L’assalto finale, appunto. Che arriva dopo le indiscrezioni sulle nozze a Lacco Ameno, uscite sul quotidiano ischitano il Golfo.
E dopo l’intervista al Fatto, il quotidiano più ostile a Berlusconi, con l’esplicita richiesta. E con annessa finta professione di umiltà : “Non lo faccio per i soldi, posso rinunciare al patrimonio”. Eventualità praticamente impossibile dal punto di vista giuridico.
Il Fatto, dunque, quotidiano cui ha concesso interviste anche Maria Rosaria Rossi. Poi, la penna di Repubblica che diede il via alla stagione degli scandali di Berlusconi sulle minorenni.
Qualche giorno fa (il 18 marzo) su Repubblica Carmelo Lopapa ha riportato gli sfoghi preoccupati della vecchia guardia di Forza Italia: “Le due hanno sequestrato Berlusconi”. Nel senso che si sono impadronite dell’agenda, delle telefonate e filtrano le presenze a corte, garantendo l’accesso di quelle gradite.
E allontanando quelle sgradite, a partire dalle donne (anche parlamentari) più giovani e carine. Andando a scavare trapelano altri elementi.
E cioè che ormai è stato raso al suolo lo staff storico di Berlusconi. E non solo l’ufficio stampa, con Bonaiuti che ormai fa il senatore a tempo pieno.
Ma anche i titolari dei dossier più delicati. Valentino Valentini, ad esempio, grande tessitore dei rapporti internazionali di Berlusconi e in particolare di quelli russi.
Fino a qualche settimana fa non si vedeva in modo assiduo alla Camera. Ora è stato di fatto allontanato dalla cerchia ristretta dal duo Rossi-Pascale. E si è diradata la presenza sia ad Arcore che a Grazioli di Sestino Giacomoni, anche lui diventato un abituale frequentatore di Montecitorio.
Mentre il segnale della conquista definitiva della casa è stato l’allontanamento di Marinella, storica segretaria del “dottore” dai tempi di via Rovani. Rientrata dopo la gravidanza è stata allontanata.
È a casa con regolare stipendio, ma la sua presenza non era più gradita ad Arcore. Proprio Marinella, che ha rapporti di stima e amicizia con tutti i figli che ha tenuto da piccoli sulle ginocchia, ha rappresentato a loro un quadro assai preoccupato, innanzitutto a Marina.
Il quadro è quello di un Berlusconi già ai domiciliari: ha perso molti dei collaboratori storici perchè non graditi.
Ma l’effetto Rossi, titolare delle questioni amministrative e della spending review di Palazzo, ha avuto come effetto l’allontanamento di collaboratori che ormai erano persone di famiglia.
Come il maggiordomo Alfredo, che ora ha aperto un ristorante in piazza delle cinque Lune. Era Alfredo che preparava ogni sera la tisana al “dottore” e magari faceva qualche considerazione su una parlamentare che era andata bene in tv, o su altri argomenti, con l’affetto di uno di casa.
E a qualche parlamentare che frequenta il suo ristorante non nasconde l’amarezza per l’accaduto e la nostalgia per i bei tempi andati.
Ora, l’assalto finale del duo R&P (Rossi e Pascale): far saltare i rapporti di Berlusconi con il pezzo forte della classe dirigente di Forza Italia, impedendo che possano ottenere successo Fitto, Scajola e tutti coloro che vantano di un proprio consenso fatto di preferenze e rapporti col territorio: “Se Fitto si candida — ragionava Marcello Fiori, responsabile dei Club Forza Silvio — arriva primo come preferenze. E a quel punto è il nuovo capo di Forza Italia”.
È Giovanni Toti la figura su cui punta il duo Rossi-Pascale nella fase dei servizi sociali. E questa è la manovra che sta monitorando la Rossi. Manovra ad alto rischio, su cui rischia di esplodere Forza Italia: “Si sta passando il segno — dice più di un azzurro — se Berlusconi va avanti così salta tutto”.
Per Francesca la manovra spericolata si chiama matrimonio. Per arrivare all’obiettivo vanno piegate le resistenze di Berlusconi. Che non solo non è convinto, ma comincia a manifestare una certa noia per prigionia cui è stato costretto.
Ci sono quattro persone che hanno libero accesso ad Arcore senza bisogno del permesso di quelle che nel Palazzo vengono chiamate le badanti.
E sono Marcello Dell’Utri, Gianni Letta, Cesare Previti e Fedele Confalonieri.
A loro Silvio ha detto che non ha intenzione di sposarsi. E che non si sta divertendo affatto.
I quattro, contrariamente a Berlusconi, hanno rapporti con i parlamentari.
E così la notizia circola: a Berlusconi già manca la libertà .
(da “Huffingtonpost“)
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