VERCELLI: RINVIATO A GIUDIZIO IL DEPUTATO PDL (EX FLI) ROBERTO ROSSO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, PECULATO E CONCUSSIONE
DEDICATO A TUTTI COLORO CHE UN ANNO FA, QUANDO LA BASE PIEMONTESE DI FLI INSORSE PER LA SUA ADESIONE, DISSERO “…SONO SOLO CHIACCHIERE”: NICOLA PAGANO, ITALO BOCCHINO, FABIO GRANATA E ALDO DI BIAGIO
Sono stati rinviati a giudizio per giovedì 8 marzo 2012, l’onorevole Roberto Rosso e gli altri sette indagati coinvolti nell’inchiesta sulla fondazione Terre d’acqua, a suo tempo, costituita dalla Provincia e dal comune di Trino. Questa mattina, alle ore 9, si sono presentati dinnanzi al Giudice per ‘Udienza Preliminare, Dott.ssa Luisa Ferracane, la quale ha ascoltato tutti i legali degli indagati.
I capi d’imputazione variano dall’associazione a delinquere al peculato e alla concussione. L’accusa è diretta dal Procuratore Capo Paolo Tamponi e dal sostituto Pier Luigi Pianta, presente oggi in Tribunale.
Per quanto valutato dalla Procura, Terre d’Acqua, invece di utilizzare i fondi per la preparazione di appuntamenti di svago, culturali e festeggiamenti, sarebbe servita a “far sparire” del denaro liquido.
Ciò spingerebbe la procura a valutare il reato di associazione a delinquere: che riguarda appunto l’Onorevole Roberto Rosso, ma anche Alessandro Giolito, Gianfranco Chessa, Nicola Sirchia, Tino Candeli (per breve lasso di tempo) e Giovanni Ravasenga.
Il denaro che deriva dalla pubblica amministrazione sarebbe di circa un milione e 400mila euro.
Si valuta appunto se tali somme, almeno in parte, abbiano “incoraggiato” i progetti politici dell’onorevole Rosso.
In base a quanto afferma l’accusa, il parlamentare avrebbe indotto gli amministratori di Provincia e Comune ad assecondare le richieste di finanziamenti a favore di Terre d’Acqua, in modo da ottenere delle somme di denaro.
Inoltre, Rosso e altri indagati avrebbero riportato nel bilancio il compenso per la moglie di Alessandro Giolito, che tuttavia non risulta aver mai lavorato per la fondazione.
Tra gli indagati, ci sono anche Roberto Saviolo e Cinzia Joris, imputata di peculato.
Saviolo, in qualità di assessore provinciale avrebbe convinto un imprenditore a elargire denaro al Pdl.
Nella scorsa seduta, il legale che segue l’On. Rosso, l’avv. Claudio Morra, aveva presentato una perizia di carattere contabile che avrebbe dovuto fugare ogni dubbio comprovando l’assenza di alcun profilo di carattere distrattivo.
Al termine dell’udienza di questa mattina, gli avvocati delle parti in causa, meditavano che il Giudice potesse optare per diverse soluzioni, diversificate a seconda degli indagati che hanno comunque ricoperto ruoli diversi nella vicenda.
Colpo di scena, quindi, quando alle ore 16.30 circa, è stato letto il Decreto: tutti rinviati a giudizio per tutti i capi d’imputazione a loro noti. Si dovrà attendere dunque giovedì 8 marzo 2012 per saperne di più.
Mauro Martini
(da VercelliOggi.it)
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