VERDINI-LETTA, ASSE PER IL SI’ ALLE RIFORME
I DUE IN PRESSING SU BERLUSCONI PER LANCIARE UN NUOVO PATTO CON RENZI…MA IL CERCHIO MAGICO VUOLE LA ROTTURA, SENZA INTESA SARA’ SCISSIONE
Un nuovo patto del Nazareno. Con un nome diverso, stavolta: “Opposizione repubblicana”.
Ci lavora da mesi Denis Verdini. E da ieri lo sostiene apertamente anche Gianni Letta, alleato discreto ma tenace dell’ex coordinatore azzurro.
I due si sono ritrovati riservatamente, per oltre due ore. Un faccia a faccia utile ad analizzare il summit di martedì notte con l’ex Cavaliere, ma anche a mettere nero su bianco la strategia in vista del nuovo vertice fissato per martedì prossimo a Palazzo Grazioli.
Nel frattempo, naturalmente, il ras toscano continua a lavorare anche al piano B: la scissione. Non a caso, ieri sera ha convocato i suoi senatori avvertendoli: «State pronti»
Da tempo Verdini e Letta sono i nemici giurati del cerchio magico. Ribattezzati “duo tragico” dalla tesoriera Maria Rosaria Rossi, provano a convincere Berlusconi che non è più tempo di restare isolati. Meglio varare un nuovo organigramma nel partito e siglare un armistizio con il presidente del Consiglio.
Non sono gli unici a tifare per un nuovo patto con Palazzo Chigi, fra l’altro.
Con loro c’è Fedele Confalonieri, in stretto contatto con Verdini.
E pure buona parte della galassia aziendale,con l’eccezione significativa di Marina. «Ho ancora la speranza che Renzi riesca a cambiare ciò che va cambiato — ha detto ieri Piersilvio Berlusconi — ma siamo vicini alla scadenza del tempo. Il governo deve darsi una mossa».
Le colombe non mancano neanche al Senato. Una è il capogruppo Paolo Romani: «Invece di contare sulle uscite di alcuni dei nostri, Renzi dovrebbe parlare con la gente giusta e con interlocutori credibili. Certo, ci sarebbe qualche modifica alla riforma costituzionale, ma il testo passerebbe senza intoppi »
Se gli eventi non dovessero precipitare prima — e il cerchio magico lavora invece, alacremente, affinchè precipitino — Berlusconi e Verdini torneranno a incontrarsi martedì prossimo. Solo allora il capo di FI risponderà all’ultimatum di Denis. Nella giacca del big toscano ci sarà anche un elenco di dieci senatori
Se mancheranno risposte adeguate, sarà scissione. «Per Berlusconi — ragiona il verdiniano Saverio Romano — è il momento di capire che non ha senso inseguire Salvini».
E però la resistenza è strenua, basta ascoltare un falchissimo come Renato Brunetta: «Un nuovo patto con Renzi? Non esiste. Un’opposizione alla Verdini? Non esiste. Un disgelo? Non esiste”. L’ultima parola, come sempre, a Silvio Berlusconi.
Tommaso Ciriaco
(da “La Repubblica”)
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