VERONA POTREBBE ESSERE LA CAPORETTO DI SALVINI: LA BISINELLA OTTIENE UN’APERTURA DAL PD
“LADY TOSI” PER 1.200 VOTI BRUCIA ALLO SPRINT LA SALEMI, ORA PUNTA AL TRAGUARDO FINALE…. TOSI SPARA A ZERO: “DAL PUNTO DI VISTA DEI VALORI, SIAMO AGLI ANTIPODI TOTALI DA SALVINI”
È quasi giorno quando l’urlo liberatorio di Flavio Tosi spazza via la tensione. Anzi, la paura. Il fortino del sindaco uscente di Verona ha retto per una manciata di voti: sono solo 1200 le preferenze che separano Patrizia Bisinella, compagna del primo cittadino, dalla candidata di centrosinistra Orietta Salemi.
Milleduecento voti che consentono alla prima di accedere al ballottaggio e condannano la seconda alla delusione più cocente, perchè arriva a un soffio dal traguardo.
Un solo punto percentuale ha separato le due aspiranti sindache che, fino all’ultimo scrutinio, sono rimaste in gioco per sfidare al secondo turno del 25 giugno il candidato del centrodestra unito Sboarina.
Solo quando restavano poche sezioni da scrutinare, è arrivata la certezza che ha smentito gli exit poll e le proiezioni circolate dopo la chiusura dei seggi: il feudo di Flavio Tosi, per dieci anni alla guida della città , alla fine non è caduto. La fidanzata del sindaco arriva al ballottaggio.
E ora si apre una nuova partita, dall’esito per nulla scontato.
In due settimane lady Tosi, senatrice che ha deciso di seguire il compagno nella nuova esperienza di Fare! lasciando il gruppo della Lega a Palazzo Madama, ha dalla sua ancora qualche carta da giocare.
Convincere gli astenuti, per esempio, e sono tanti. A Verona l’affluenza si è fermata al 60%, quasi dieci punti in meno alle elezioni del 2012 quando a votare si recò poco meno del 70% degli aventi diritto.
Non solo: come riportano le analisi di flusso di Youtrend, il 36% degli elettori che nel 2012 scelsero Tosi ha preferito Sboarina (centrodx). Solo il 24% di coloro che scelsero l’ex leghista cinque anni fa ha poi votato la sua fidanzata, Bisinella.
C’è un largo margine su cui lavorare. Ma la spinta decisiva può arrivare dal Partito Democratico.
“Flavio Tosi ha votato sì al Referendum, su quella città dovremo riflettere bene”, ha detto Matteo Ricci, responsabile nazionale Pd per gli enti locali.
È un’apertura importante, soprattutto perchè arriva a caldo, dopo poche ore dall’esito. E perchè è rivolta, di riflesso, a Tosi, sindaco uscente ma onnipresente, durante tutta la campagna elettorale (non c’è foto di Patrizia Bisinella senza che vi sia anche il suo compagno, come un candidato-ombra).
Solo poco tempo fa luogotenente del Carroccio, e leader saldo della Liga Veneta, ha condotto un’eterna lotta con il nemico Salvini al quale sperava, non senza qualche velleità , di sottrarre la guida del partito.
Consapevole di essere arrivato alla fine del suo percorso al Comune ha tentato di soffiare la candidatura per la Regione Veneto a Luca Zaia. Di fronte al rifiuto del leader leghista, si è messo nelle condizioni per farsi cacciare.
Di qui è partita l’iniziativa politica di Fare!, con un gioco di sponde tra Verona e Roma. Mentre in Veneto si consumava la scissione, nella Capitale un gruppetto di parlamentari abbandonava il gruppo del Carroccio sia alla Camera che al Senato, strizzando l’occhio al governo.
Tra questi, c’era anche Patrizia Bisinella, senatrice e fidanzata di Tosi. Gli ex leghisti sono diventati renziani. E ai diversi incontri a Verona tra l’allora premier Renzi e il primo cittadino sono seguiti messaggi di stima reciproca.
Così le truppe tosiane hanno aderito convintamente alla campagna per il Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre.
Secondo le cronache locali non in maniera disinteressata: Tosi, ha riportato L’Arena di Verona, avrebbe ottenuto in cambio la promessa di una modifica, tramite decreto, al testo unico sugli enti locali per candidarsi per un terzo mandato. Modifica poi mai arrivata dopo la vittoria del No e le dimissioni di Renzi.
Quindi la discesa in campo veronese della “morosa”, Bisinella, che non disdegnerebbe affatto l’appoggio del Pd: “Vediamo, io ho sempre messo al centro del mio programma i temi della famiglia, del sociale, che mi stanno molto a cuore”.
Tant’è che il leder del Carroccio Salvini è preoccupato e furibondo: “A Verona ci sono i renziani compatti contro la Lega”
Dal canto suo Tosi non nasconde il sollievo: “Se la mia fidanzata Patrizia Bisinella diventerà sindaco nuoterò per 10 Km nell’Adige. Se le cose vanno bene lo farò entro luglio”, ha promesso il primo cittadino. “Siamo andati a letto alle 7 di stamattina. Io non sono riuscito a dormire, ero carico di tensione, mi sono mangiato il fegato tutta la notte”.
Quanto al probabile appoggio della sinistra, “c’è già stata una dichiarazione di sostegno da parte del sindaco Ricci, che ovviamente ringraziamo”.
Quindi vi voteranno? “Mi sembra abbastanza naturale – dice a Un Giorno da Pecora – noi siamo civici puri, pragmatici ed attenti al territorio. Dall’altra c’è Salvini, dal punto vista valoriale siamo agli antipodi totali”, dice Tosi.
(da “Huffingtonpost”)
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