VOLODYMYR ZELENSKY: “NAVALNY È STATO UCCISO, PUTIN DOVRÀ RENDERE CONTO. PUTIN UCCIDE SEMPRE”
DA METSOLA A MICHEL, L’EUROPA PUNTA IL DITO CONTRO IL CREMLINO…L’AVVELENAMENTO, IL CARCERE E LA COLONIA PENALE: LA STRADA DI NAVALNY VERSO LA MORTE
“Navalny è stato ucciso” e Putin dovrà “rendere conto dei suoi crimini”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Berlino.
“È deplorevole che Alexei Navalny sia morto in una prigione russa. Per me è ovvio: è stato ucciso, come altre migliaia di persone che sono state portate alla morte a causa di questa singola persona”, ha detto Zelensky, riferendosi a Vladimir Putin. “Putin uccide sempre. Egli è la personificazione di questa guerra e non si fermerà. Possiamo solo fermarlo insieme”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Berlino.
“Oggi è arrivata la notizia della morte di Alexei Navalny in una colonia russa. Questa morte è un’ulteriore prova che per i dittatori la vita umana non ha valore. Il regime di Putin, come quello di Lukashenko, nel tentativo di mantenere il potere, si sbarazza degli oppositori con ogni mezzo”. Lo dice via X la leader dell’opposizione bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya, che fu insignita del premio Sacharov dall’Eurocamera l’anno prima di Navalny.
“Alexei, come molti prigionieri politici bielorussi, è stato più volte mandato in una cella di punizione. Ciò è stato fatto per la 27esima volta volta a febbraio. Abbiamo visto tutti nella foto come tali condizioni di detenzione abbiano influenzato le sue condizioni. Questo è il motivo per cui non ho dubbi che Navalny sia stato ucciso di proposito dal regime di Putin”, spiega Tsikhanouskaya.
“Capisco perfettamente come questa notizia faccia soffrire il cuore di tutti i cui cari sono ora in prigione. Yulia Navalnaya, lei e i figli di Alexey hanno ricevuto oggi la notizia più terribile che tutti abbiamo paura di ricevere. Esprimo le mie sincere condoglianze alla famiglia, ai parenti e ai colleghi di Alexei Navalny. Il mio cuore è con voi oggi”, conclude la bielorussa il cui marito, oppositore di Lukashenko, è ancora chiuso nelle carceri bielorusse.
«La morte di Navalny in una prigione russa fa rabbrividire. Onore al più coerente oppositore del regime di Putin. Il suo coraggio nella lotta per la libertà resta un esempio per tutti». Lo scrive su X il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
«È una notizia terribile, come il più fiero difensore della democrazia russa Alexei Navalny ha dimostrato un incredibile coraggio per tutta la sua vita». Così Rishi Sunak ricorda il dissidente russo morto oggi in una colonia penale russa. Aggiungendo: «I miei pensieri vanno alla moglie ed al popolo della Russia, per il quale questa è un’enorme tragedia».
Alexei Navalny «ha pagato il suo coraggio con la vita». Così ha commentato il cancelliere tedesco Olaf Scholz la notizia della morte dell’oppositore russo mentre era in una colonia penale. Il leader di Berlino si è detto «molto rattristato».
«Il mondo ha perso un combattente il cui coraggio risuonerà attraverso le generazioni. Inorridita dalla morte del vincitore del Premio Sakharov Alexei Navalny. La Russia gli ha tolto la libertà e la vita, ma non la sua dignità. La sua lotta per la democrazia continua a vivere. I nostri pensieri sono con sua moglie e i suoi figli». Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
Il segretario della Nato Jens Stoltenberg ha spiegato che negli accertamenti sulla morte di Navalny, «Mosca deve rispondere a domande serie»
Il governo russo ha una «pesante responsabilità» per la morte di Navalny in una colonia penale. Lo ha affermato il ministro degli Esteri norvegese, Espen Barth Eide, aggiungendo di essere «profondamente rattristato dalla notizia».
La morte del dissidente russo Alexey Navalny è stata «un omicidio». Lo ha affermato il direttore di Novaja Gazeta e vincitore del Premio Nobel per la pace 2021 Dmitry Muratov.
ùAlexei Navalny ha combattuto per i valori di libertà e democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l’estremo sacrificio. L’Ue ritiene il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. E a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono. Ma la lotta per la libertà non finisce mai». Lo ha dichiarato su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
(da agenzie)
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