A SILVIO SI E’ RISTRETTA LA SALA: DAI 4.000 ANNUNCIATI POCO PIU’ DI 1.000 I PRESENTI A LECCE
PARTE L’ANATEMA: “FITTO E’ FUORI”…. LA REPLICA: “SEI TU ORMAI FUORI DALLA REALTA’, SEI DENTRO UN TRISTE BUNKER NEL QUALE TI SEI VOLUTO RINCHIUDERE”
Accolto dalle note dell’inno di Forza Italia, dalla musica dei Coldplay e dalle invocazioni “Silvio Silvio”, Berlusconi ha fatto il suo ingresso al Pala Fiera di Lecce dove, secondo gli organizzatori, avrebbero dovuto attenderlo almeno 4.000 fans.
Il bluff è è presto svelato: la sala è stata ristretta (in fondo c’è un vuoto impressionante) i posti a sedere sono 600 e in piedi non più di 400.
Considerando che era stata mobilitata per l’occasione tutta le regione e che la Poli Bortone giocava in casa e ha fatto l’impossibile per precettare i suoi concittadini, si è trattato di un flop notevole, rispetto alle aspettative.
Sul palco sono saliti diversi ragazzi con una maglietta azzurra con su scritto “benvenuto presidente”.
Dalla platea è partito il coro “chi non salta comunista è”, mentre parla la Poli Bortone e Berlusconi in platea si alza in piedi e si mette a saltare con i militanti del Palafiera.
A lui si unisce anche la sua compagna Francesca Pascale.
Tra le animatrici della serata Gegia: anche lei, mentre intratteneva il pubblico in attesa di Berlusconi, ha attaccato Fitto e ha ricevuto un applauso.
Poi i contenuti: per Berlusconi “il 31 maggio è stato scelto apposta dal governo perchè è dentro un ponte che porta i moderati alla vacanza”.
Il comizio è una miscellanea di tutti i classici degli ultimi vent’anni. A partire dal pericolo comunista.
Poi aggiunge: «Il mio più grande rammarico è quello di non aver potuto realizzare per colpa degli alleati il programma che avevo in mente”.
Poi parla di Fitto: «C’è chi ha fatto un operazione di disturbo, una piccola operazione senza alcun senso politico e senza speranza. Qualcuno voleva andare oltre, ma per me è andato fuori. Mettere in campo un piccolo partito significa sottrarre voti al centrodestra. Non funziona chiamarsi lealisti o ricostruttori, in Italia chi vota contro i candidati del suo partito è chiamato traditore»
Non fa in tempo a finire la manifestazione che arriva la replica di Fitto: “Al termine di 48 ore di flop in Puglia, tra eventi annullati e sale ristrette, Silvio Berlusconi dice che io sarei «fuori». Gli rispondo: sei tu fuori dalla realtà , fuori dalla rivoluzione liberale, fuori dalle speranze del 1994. Peccato. Sei dentro un triste bunker nel quale ti sei voluto rinchiudere».
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