AFGHANISTAN, RAPPORTO ONU DENUNCIA: E’ CACCIA ALL’UOMO PER CHI COLLABORAVA CON GLI STRANIERI
VIETATO L’INGRESSO IN RADIO A DUE CONDUTTRICI… UCCISO UN PARENTE DI UN GIORNALISTA DI DEUTSCHE WELLE
Anche i diplomatici americani in servizio a Kabul avvisarono un mese fa Washington della rapida avanzata dei talebani e fornirono consigli su come accelerare le evacuazioni.
Lo scrive il Wall Street Journal, secondo cui circa una ventina di dirigenti del dipartimento di stato all’ambasciata Usa mandarono un memo interno al segretario di Stato Antony Blinken e ad un altro funzionario per metterli in guardia del potenziale collasso di Kabul poco dopo il termine del 31 agosto per il ritiro delle truppe americane.
Il cable, mandato il 13 luglio attraverso il canale riservato su cui i diplomatici possono esprimere il loro dissenso, avvisava delle rapide conquiste territoriali dei talebani e del conseguente crollo delle forze di sicurezza afghane e offriva raccomandazioni su come mitigare la crisi e rendere più veloci le evacuazioni.
Nei giorni scorsi altri media Usa avevano rivelato analoghi moniti da parte dell’intelligence americana. I documenti confermano che gli Stati Uniti erano a conoscenza della crisi a cui sarebbero andati incontro, ma nonostante questo non si sono fermati.
Il mercato di Kabul è aperto. “L’atmosfera è calma, ma i commercianti ci dicono che c’è meno gente del solito – racconta il corrispondente Bbc, Secunder Kermani – Donne, poche. Dicono che molti residenti hanno paura e per ora, rimangono a casa”.
Accuse a intelligence tedesca: valutazioni errate
Cresce in Germania la pressione sui servizi segreti tedeschi del Bnd (Bundesnachrichtendienst) che, stando alle rivelazioni dei media, nei loro rapporti dall’Afghanistan avevano “totalmente sottovalutato” la situazione. A quanto scrive la Zeit online, appena una settimana fa in una relazione inviata a Berlino il Bnd scriveva che la leadership dei talebani “al momento non ha alcun interesse” ad una “occupazione militare di Kabul”. Un tale passo, affermavano gli 007 tedeschi, “è improbabile” prima dell’11 settembre. “Non sono passati neanche due giorni prima che accadesse proprio quello che si escludeva”, scrive il settimanale sul suo sito, l’intelligence tedesca in pratica aveva “completamente” sbagliato la sua valutazione.
Caccia all’uomo porta a porta: la denuncia dell’Onu
Un documento dell’Onu riporta che i miliziani starebbero setacciando la città, porta a porta, per scovare i collaboratori della Nato o dell’ex governo. “C’è un alto numero di persone che sono diventate il bersaglio dei talebani. La minaccia è chiara”, ha detto alla Bbc Christian Nellemann, a capo del Rhipto Norwegian Center for Global Analyses, autore del rapporto. “Se non si consegnano – prosegue – le loro famiglie verranno arrestate e giudicate, interrogate punite”.
Omicidi e violenza nelle province afghane: talebani o faide?
“I talebani hanno detto di non avere interesse alle rappresaglie – riporta Rob McBride di Al Jazeera da Kabul – Ma sappiamo che nelle province, a livello locale, ci sono stati casi di ritorsioni. La gente è stata uccisa. Non è chiaro se è responsabilità dei talebani o si tratta di faide famigliari. Nella provincia è tutto confuso”.
I talebani negano l’ingresso in radio a due conduttrici
Shabnam Khan Dawran e Khadija non possono tornare al loro posto di lavoro: la radio nazionale Rta (Radio Television Afghanistan). I talebani glielo hanno impedito. Lo racconta ToloNews. “Volevo tornare a lavorare – ha detto Dawran – Ma non me lo hanno permesso. Mi hanno detto che il regime è cambiato e che non posso lavorare”. “Sono andata in ufficio ma non mi hanno fatto entrare. Più tardi è successa la stessa cosa ad altre colleghe. Abbiamo parlato con il nuovo direttore, un uomo dei talebani”. Gli estremisti hanno detto che devono aspettare finché non siano decise le nuove regole”.
Talebani: “La Cina può avere un grande ruolo”
Un potenziale “grande ruolo” nella ricostruzione dell’Afghanistan. In un’intervista alla Cgtn Europe, il canale europeo in lingua inglese della tv statale cinese Cctv, il portavoce degli studenti coranici tornati al potere, Suhail Shaheen, ha affermato che “la Cina è un grande Paese con un’enorme economia e capacità e penso che possa giocare un ruolo molto grande nella ricostruzione e nel recupero dell’Afghanistan. Possono avere quel ruolo”. Sui fondi monetari bloccati dall’Fmi, Shaheen ha detto che la mossa “non è giusta, un’ingiustizia. Abbiamo bisogno di ricostruire il Paesen, la sua gente ha bisogno di quelle risorse. La Banca centrale ne avrà bisogno”.
Caccia al giornalista Deutsche Welle
Alla ricerca di un giornalista che lavora per Deutsche Welle, i talebani hanno ucciso un suo parente e ne hanno ferito gravemente un altro a colpi d’arma da fuoco. Lo ha annunciato l’emittente tedesca sul suo sito. L’identità del giornalista preso di mira, che ora risiede in Germania, non è stata specificata. Diversi altri membri della sua famiglia sono riusciti a fuggire in extremis mentre i talebani andavano di porta in porta per catturarli.
Fonti Nato: oltre 18mila evacuati da Kabul
Oltre 18mila persone sono state evacuate da Kabul per via aerea dalla caduta della capitale afghana in mano ai talebani. Lo ha riferito a Reuters, un funzionario della Nato, che ha promesso di raddoppiare gli sforzi per le operazioni di evacuazione. Migliaia di persone stanno continuando ad affollare l’aeroporto nella speranza di lasciare il Paese caduto in mano agli islamisti, spiega il funzionario, sebbene i talebani abbiano esortato a tornare a casa le persone prive dei documenti richiesti.
La foto postata da Karzai: “Figlia mia, realizzerai il tuo sogno: diventerai ingegnere”
Uno splendido volto di bambina incorniciato dai colori della bandiera nazionale. L’ha twittata qualche settimana fa un account afghano, @Afghanistan_55, ed è stata ritwittata dall’ex presidente Hamid Karzai, ora mediatore tra i vecchi e i nuovi padroni. Il post di ‘Afghanistan’: “Rahima, 11 anni. Impiega un’ora per andare a scuola. Vive in un villaggio nella provincia di Daikundi, in una povera famiglia. Ma nutre grandi sogni. Vuole diventare ingegnere”. Il post di Karzai: “Figlia mia. Realizzerai il tuo sogno. Un giorno diventerai ingegnere e costruirai ponti, strade e fabbriche per il nostro caro Paese”.
In arrivo a Roma due voli con 207 persone
Decollato da Kabul un C130J dell’Aeronautica Militare con a bordo un totale di 103 passeggeri. Le persone evacuate saranno trasportate in Kuwait e lì trasferite su un KC767 con cui raggiungeranno l’Italia nelle prossime ore. Inoltre, questa mattina a Fiumicino sta per giungere un volo charter messo a disposizione in Kuwait dalla onlus ‘Nove’, sul quale sono stati imbarcati i 104 afghani evacuati ieri da un altro C130J partito da Kabul.
(da La Repubblica)
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