AI CINQUESTELLE PIACE ASSUMERE COL JOBS ACT: 25 ASSUNTI AVVALENDOSI DELLA RIFORMA
BARRICATE IN AULA E SFRUTTAMENTO DELLA DECONTRIBUZIONE DIETRO LE QUINTE
Il Movimento 5 Stelle assume 25 dipendenti alla Camera avvalendosi del Jobs Act.
È quanto emerge dal bilancio con consuntivo di Montecitorio del 2014, atteso in Aula la prossima settimana per il voto dei deputati.
Nel bilancio si legge che il gruppo M5s, per parte sua, certifica 30 dipendenti, di cui 29 assunti a tempo indeterminato.
Si legge: “Si rileva altresì che il Gruppo ha provveduto a trasformare n. 25 contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, per effetto dell’applicazione della Riforma del Lavoro intervenuta.
I grillini in aula hanno fatto le barricate contro l’approvazione della riforma del lavoro che, tra le altre misure, ha eliminato l’articolo 18.
I grillini, insieme ai leghisti, occuparono i banchi del governo: in Senato ci fu bagarre e volarono libri all’indirizzo di Pietro Grasso, presidente di Palazzo Madama.
Il Partito democratico ha colto la palla al balzo per attaccare in massa il Movimento 5 Stelle dato che, dice la vicesegretaria Debora Serracchiani, “M5S ha capito che JobsAct funziona e lo usa assumendo 25 dipendenti alla Camera. Meglio tardi che mai”.
Per Alessia Morani “è bene ricordare le scene deliranti in Parlamento contro la legge!”.
Il bilancio 2014, cresce il debito PD.
Poco meno della metà dei fondi erogati dalla Camera ai gruppi parlamentari vanno al Pd, che a Montecitorio conta 306 deputati su 630.
Nel bilancio con consuntivo del 2014, pubblicato insieme al bilancio 2015 sul sito della Camera e dalla prossima settimana all’esame e al voto dei deputati in aula, emerge che al 31 dicembre 2014 risultano erogati ai gruppi 32 milioni.
Di questi 32 milioni, 14 milioni e 250mila sono stati versati nelle casse del gruppo Pd (a fronte dei meno di 12 milioni dell’anno precedente), 4 milioni e 400 mila al M5S (mezzo milione in più rispetto il 2013 per i suoi 91 seggi), 3 milioni e 400 mila euro a Forza Italia (300mila in meno dell’anno prima).
Un milione e mezzo è stato versato al nuovo gruppo di Area Popolare (34 deputati), nato dalla fusione di quelli Ncd e Ndc.
E praticamente la stessa cifra assegnata a Sel (100 mila euro in più del 2013) per i suoi 25 deputati.
Mentre Scelta Civica, che come Sel conta 25 seggi, ha ottenuto 1 milione e 300 mila euro nel 2014, mentre nel 2013 ne aveva ricevuti un milione e 800mila.
Alla Lega, infine (17 i deputati di Salvini a Montecitorio) è arrivato poco meno di un milione: 996mila euro, quasi 200 mila in più del 2013.
Nei bilanci depositati a Montecitorio non mancano osservazioni degne di nota.
Il gruppo Pd, ad esempio, chiude con un avanzo di esercizio di poco meno di 75 mila euro. Ma il suo indebitamento aumenta: poco meno di 2,5 milioni a fine 2014, a fronte del 1,6 milioni di 12 mesi prima.
(da “Huffingtonpost”)
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