ALEPPO, ARMI CHIMICHE AL CLORO SUI CIVILI: ASSAD E’ UN CRIMINALE DI GUERRA
AMNESTY INTERNATIONAL FORNISCE LE PROVE: 40 BIMBI RICOVERATI CON CHIARI SINTOMI DI ATTACCO CHIMICO… E’ MORTO A CAUSA DELLE BOMBE SIRIANE L’EROE DEI CASCHI BLU CHE SALVO’ UN BIMBO DALLE MACERIE
“Per anni ha salvato la gente dalle macerie di Aleppo e in mezzo all’orrore ha donato momenti di speranza. Ha dedicato la sua vita alle persone giovani e meno giovani della Siria. Le vittime più indifese della guerra”, con queste parole è stato ricordato Khaled Omar, un volontario della protezione civile che era stato definito “l’eroe d’Aleppo” per il suo impegno instancabile. È morto ieri, durante un raid. Aveva 30 anni.
Mentre chi poteva è fuggito dalla Siria, Omar è rimasto lì, a scavare a mani nudi tra le macerie, con gli altri caschi bianchi, un gruppo di volontari formato da 2.600 membri, tra cui più di 50 donne.
Nel 2014 è diventato noto agli occidentali per un video caricato su YouTube.
Nelle immagine si vede il giovane volontario che salva un bambino, a mani nude, scavando tra le macerie di una casa di Aleppo.
Un palazzo era stato bombardato e una donna cercava di ritrovare suo figlio, neonato tra le macerie.
Dopo ore di ricerca, Omar era esausto e anche gli altri volontari erano pronti a rinunciare, quando sentirono un grido, come racconta la Cnn. Khaled Omar seguì il pianto del neonato e per tutta la notte spostò i detriti.
Il bambino fu tirato fuori ancora vivo, tra le lacrime dei presenti.
Khaled Omar era sposato e aveva una figlia di 3 anni, ma aveva deciso ugualmente di partire volontario. Ieri l’annuncio della sua morte ha destato profonda commozione.
Intanto, la città di Aleppo è stata colpita da un nuovo attacco chimico.
Lo ha denunciato Amnesty International: almeno 60 persone, tra cui 40 bambini, sarebbero stati ricoverati con sintomi caratteristici di un attacco col cloro.
Un medico di Aleppo ha riferito ad Amnesty International che tutti i ricoverati presentavano gli stessi sintomi (difficoltà di respirazione e tosse) e che l’odore di cloro sui loro vestiti era evidente.
Secondo il medico, se gli attacchi proseguiranno le scorte di medicinali sono destinate a esaurirsi rapidamente.
“Se confermato – scrive l’ong – costituirebbe un crimine di guerra oltre che un allarmante segnale dell’intensificato uso, da parte del governo siriano, delle armi chimiche contro la popolazione civile”.
L’attacco, avvenuto ad al-Zibdiye, un quartiere controllato dai gruppi armati che si oppongono al governo di Damasco, è il terzo portato a termine nel giro di due settimane nel nord della Siria.
Le persone morte sono almeno quattro.
(da “Huffingtonpost”)
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