CALANO FURTI, RAPINE, OMICIDI, VIOLENZE SESSUALI: I REATI SCESI DEL 16,2% NEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO
OMICIDI -21,3%, VIOLENZE SESSUALI -20,3%, RAPINE IN ABITAZIONI -23,2%, FURTI -12,9%, ESTORSIONI -10,9%: ALTRO CHE “DILAGARE DELLA CRIMINALITA'”
Calano i delitti in Italia: diminuiscono gli omicidi, le rapine (con l’eccezione di quelle negli uffici postali), le violenze sessuali, le estorsioni, le truffe. Diminuiscono anche i furti in abitazione e di autovetture.
A pochi giorni da Ferragosto, giorno tradizionalmente dedicato dal ministro dell’Interno alla sicurezza nazionale, Repubblica anticipa i dati del Viminale (aggiornati alla fine di giugno) sulla situazione della criminalità del Paese.
Le statistiche fotografano una diminuzione generalizzata del numero dei reati.
Confrontando i dati dei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il totale dei delitti commessi passa da un milione e 347mila, a un milione e 129mila ( – 16,2%).
Nel dettaglio, gli omicidi volontari, che erano 249 nel primo semestre del 2015, scendono a 196 (-21,3%), le violenze sessuali, 1982 nei primi sei mesi dell’anno precedente, calano a 1579 ( – 20,3%).
Anche le rapine in abitazione sono in discesa: da 1563 a 1200 (-23,2%), così come le rapine “in pubblica via”, passate da 9291 a 8353 (-10,1%).
In calo anche le estorsioni, 4401 nel 2016 contro le 4937 di un anno prima (-10,9%), l’usura (167 contro 212, – 21,2%), i furti (636mila contro 730mila, – 12,9%).
I furti in abitazione, in particolare, scendono da 109mila a 90mila (-15,1%), i furti di autovetture da 59mila a 56mila (-6,1%), i furti di rame da 8500 a 4500 ( – 46,3%).
Calano anche i reati di ricettazione, da 11600 a 9200 (-20,8%), truffe e frodi informatiche, da 70700 a 61600 (-12,8%), poi gli incendi, il contrabbando, lo sfruttamento della prostituzione e la pornografia minorile.
Tra i pochi dati in controtendenza, le rapine in uffici postali (+6,4%), e i reati per stupefacenti (+4,6%).
Da sottolineare però che anche per quanto riguarda l’attività di contrasto al crimine da parte delle forze dell’ordine, si registra un generale calo.
Meno 15% nei primi sei mesi del 2016 il totale dei “delitti scoperti” rispetto all’anno precedente: 268mila contro 315mila. E diminuisce anche il numero delle persone arrestate o denunciate, da 501mila a 420mila (-15,4%).
In controtendenza rispetto al dato nazionale aumentano gli omicidi a Napoli: da 33 a 38 (+15,2%) nel primo semestre. Roma, invece, conferma il trend in calo dei furti, scesi da 86mila a 68mila. E Milano conferma il calo degli omicidi, passati da 17 a 9.
Stando ai dati del Viminale, cala anche il contrasto al crimine, fatto, questo, che i sindacati dei Funzionari di Polizia imputano al taglio delle risorse da parte degli ultimi governi, e alla cronica carenza di personale.
“Il calo del contrasto al crimine – denuncia Enzo Letizia, leader dell’Anfp, l’organizzazione sindacale che rappresenta la classe dirigente della Polstato – è dovuto alla riduzione degli organi delle forze di polizia. Si è iniziato con il blocco del turn over al 20% nel 2008 e dal 2014 al 55%. Siamo diminuiti in tutte le forze di polizia di oltre 40mila unità . Ciò ha determinato un innalzamento dell’età media dei poliziotti che raggiunge oramai i 44 anni”.
(da agenzie)
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