ALGHERO, BLITZ DELLA FINANZA: UNDICI YACHT E BARCHE DI LUSSO SCONOSCIUTE AL FISCO, MULTE PER 1,5 MILIONI
INTESTATE A CITTADINI DELLA PADANIA CHE NON NE HANNO MAI DENUNCIATO LA PROPRIETA’… ORA POSSONO SPERARE NEL PROSSIMO CONDONO AGLI EVASORI, SPECIALITA’ DEI SOVRANISTI QUANDO SONO AL GOVERNO
Dieci barche a vela e uno yacht con proprietari italiani — quasi tutti lombardi — ma battenti bandiera straniera, soprattutto francese. Mezzi da diporto inesistenti quindi per il fisco italiano che sono stati intercettati dai militari della Guardia di finanza di Alghero in Sardegna, da marzo ad agosto.
Le sanzioni superano in totale il milione e mezzo di euro. In alcuni casi si è potuto contestare il possesso per vari anni, in altri solo per quello in corso; per tutti l’utilizzo principale era quello da diporto, concentrato soprattutto nel Mediterraneo.
I controlli dei militari della Sezione operativa navale della Fiamme Gialle, guidati dal comandante Francesco Mandica — sotto il coordinamento del reparto operativo aeronavale di Cagliari – si sono intensificati dalla scorsa primavera per motivi legati, però, all’emergenza sanitaria da Covid 19.
Sotto osservazione, in particolare, gli attracchi dalla Spagna, per individuare eventuali violazioni da isolamento fiduciario.
Un’attività investigativa che ha portato a risultati di natura contabile. Incrociando infatti i dati, si è arrivati a delle liste di contribuenti a rischio che — intenzionalmente —, secondo le verifiche, hanno acquistato le barche all’estero.
Non in paradisi fiscali ma per due terzi in Francia, e solo alcuni in Belgio dimenticando, però, di indicarle nella dichiarazione dei redditi annuale.
Un passaggio obbligato per il monitoraggio fiscale che vale per tutti i patrimoni posseduti al di là del territorio italiano (dalle case ai leasing). Così hanno evitato quindi pagare le relative tasse perchè i beni erano sconosciuti ai registri nazionali
“La sanzione si paga sul valore dell’assicurato — spiega il comandante Mandica — va dal 3 al 15 per cento per ogni anno di omessa dichiarazione. Di solito si calcola il doppio del minimo per ogni bene: la media per quest’operazione è di circa 80-90 mila euro a mezzo. Ma in molti hanno già pagato con un F24, perchè c’è uno sgravio a seconda dei giorni che passano…”.
Si tratta di imprenditori del nord Italia, lombardi soprattutto, presumibilmente con una certa disponibilità economica. Tra le ipotesi della triangolazione la semplice svista o il ricorso all’acquisto all’estero per investire una certa somma, anche eventuali di fatturati sommersi. Un modo per mascherare, appunto, eventuali altri illeciti.
(da agenzie)
Leave a Reply