ANCORA CITTADINI CHE RINUNCIANO AL VACCINO ASTRAZENICA: IERI IL 60% A NAPOLI, IL 90% IN UMBRIA, 561 PERSONE A PADOVA
SCOPPIA ANCHE IL CASO PRENOTAZIONI A RILENTO
Le ultime disdette a Padova. Nel weekend in 561 hanno mandato una mail per rinunciare al vaccino AstraZeneca che avevano prenotato nelle scorse settimane, quasi tutti insegnanti e personale scolastico.
Un altro campanello d’allarme dopo le massicce defezioni di Napoli dove alla stazione marittima solo il 40 per cento dei prenotati si è presentato tra sabato e domenica per ricevere l’iniezione.
Anche qui a rinunciare soprattutto insegnanti ma anche vigili urbani.
Un dato ancora peggiore è arrivato dall’Umbria dove ieri appena il 9,2 per cento dei prenotati ha risposto alla chiamata, costringendo così l’Ausl Umbria 1 a ricorrere massicciamente alle chiamate dirette ad altre persone, secondo liste di riservisti che hanno scatenato un putiferio di polemiche perchè redatte ancora con gli appartenenti ai cosiddetti servizi essenziali e non secondo l’ordine di priorità indicato dalla struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo.
E dunque ancora una volta avvocati, magistrati, impiegati comunali, appartenenti al settore delle onoranze funebri.
Proprio il fai da te delle Regioni è al centro del lavoro di coordinamento del commissario Figliuolo che oggi insieme al capo della Protezione civile Curcio fa il punto con il premier Draghi. Esperti di pianificazione e di logistica sono già stati inviati nelle Regioni per cercare di dare una accelerazione alla campagna vaccinale innanzitutto colmando i ritardi con gli over 80, soprattutto a domicilio, e con le persone estremamente vulnerabili.
Ma si corre anche per mettere a punto il sistema di prenotazioni e di gestione delle vaccinazioni in vista dell’arrivo massiccio di fiale previsto per metà aprile quando la struttura commissariale si pone l’obiettivo di arrivare a 500.000 vaccinazioni al giorno contro la media di 200,000 di questa settimana.
(da agenzie)
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