ARRIVANO I GRILLINI DEL GIORNO DOPO: DA GOLDMAN A BIFO
IL PATRON LUXOTTICA: “GRILLO PREMIER? PERCHE’ NO?”…ANCHE IL LEADER DEL ’77 LO HA VOTATO “CONTRO LA DITTATURA FINANZIARIA”
Ci mancava solo l’«entusiasmo» dell’odiata (da Grillo) banca d’affari americana Goldman Sachs per il successo dei 5 stelle.
Già , perchè tra professori veri e onorevoli trombati che s’improvvisano tutor dei grillini, imprenditori da 7 miliardi l’anno, ex leader di estrema sinistra, cantanti e attori, ormai la corsa a salire sul carro grillino sta diventando un piccolo tsunami.
Una moda, anche
E così si assiste al coming out del leader del ’77 bolognese Franco Bifo Berardi, che ha votato 5 stelle «per tentare di mettere un freno alla dittatura finanziaria».
Guarda caso, è lo stesso partito cui guarda con simpatia il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio, uno che ha sempre ammirato il Cavaliere.
«Grillo premier? Perchè no? Non credo sia più stupido di quelli che abbiamo avuto fino adesso. E poi ho molta fiducia nei giovani e aspiro al cambiamento», ha spiegato
Nel nord-est non è certo un’opinione isolata.
Del resto, il comico e il fedelissimo Casaleggio, in campagna elettorale, avevano organizzato incontri con gruppi di imprenditori proprio in Veneto.
E il guru aveva molto insistito su temi come l’abolizione dell’Irap, cercando di fare leva sulla delusione per le promesse mancate, in tema di fisco, di Pdl e Lega.
Alcuni, come il leader della Confartigianato veneta Giuseppe Sbalchiero, avevano mostrato subito la loro simpatia, ma non è stata certo la regola
Anche nel mondo dello spettacolo, da sempre serbatoio di appelli ed endorsment pro-sinistra, s’affollano le dichiarazioni d’amore.
Dario Fo seguiva le mosse grilline fin dalla Woodstock a 5 stelle del 2010 a Cesena e dunque si può considerare un precursore.
Celentano aveva fatto capire le sue simpatie prima del boom, mentre Fiorella Mannoia, presenza assidua delle piazze di sinistra negli ultimi vent’anni, ha fatto “coming out” solo dopo il voto: «Sarò sincera, sono contenta per il M5S», ha scritto in un tweet da Cuba.
“Sono di sinistra. È per questo che non ho votato Pd», ha replicato alle critiche dei suoi fans. Anche Franco Battiato, impegnato come assessore nella giunta Crocetta in Sicilia, ha spezzato una lancia: «Beppe ha un’intelligenza politica notevole. Rivoluzionaria», ha detto.
«Questi non sono come i sessantottini, stavolta mi pare che il cambiamento sia più serio».
Ieri sulla spiaggia davanti la sua villa al mare in toscana, accanto al comico è comparso lo scrittore Stefano Benni, amico di vecchia data, che già aveva collaborato col blog grillino.
Intanto, da varie parti, spuntano docenti ed esperti, soprattutto di economia e ambiente, che si professano fedeli dei 5 stelle.
Sul Fatto quotidiano (giornale certo non antipatizzante) compaiono anche le autocandidature dell’ex Idv Franco Barbato e dell’ex ministro Pecoraro Scanio per fare da tutor alla nuova truppa parlamentare.
Un affollamento di esperti o presunti tali che provoca la reazione stizzita di Grillo: «I contributi sono sempre bene accetti, ma non l’utilizzo del M5S per promuovere se stessi…».
(da “il Fatto Quotidiano”)
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