ATAC, RISCHIO TUTTI A PIEDI DAL 27 GENNAIO CAUSA BLOCCO BUS E METRO
SE IL CONCORDATO NON VA A BUON FINE, SI VA AL FALLIMENTO O ALL’AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA
“Se il concordato non dovesse andare a buon fine e tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria già dal 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio”.
Così l’assessore alla Mobilità Linda Meleo nel corso di una commissione sulla proroga dell’affidamento in house ad ATAC.
Per Meleo “se non ci fosse la proroga che supporta il piano industriale, piano che e’ ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto”.
Il concordato è stato richiesto dall’azienda dopo una lunga polemica interna nella giunta che alla fine ha portato all’addio dell’amministratore designato dal M5S Bruno Rota e dell’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo.
Oggi però in commissione si parlava di un problema diverso anche se collegato, ovvero della proroga dell’affidamento in house del servizio ad ATAC fino al 2021, che permetterebbe all’amministrazione di non mettere a gara il servizio, come previsto da norme europee, entro l’anno prossimo.
L’argomento è politicamente sensibile perchè nel frattempo i Radicali di Roma hanno raccolto e presentato le firme per un referendum consultivo sulla privatizzazione del servizio che avrebbe dovuto svolgersi quest’anno.
L’affidamento in house ad ATAC fino al 2021 renderebbe di fatto inutile la consultazione, anche se non osterebbe la sua celebrazione
(da agenzie)
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