“AVVISAI LA RAGGI DEL DISASTRO, NON E’ MAI VENUTA ALLE RIUNIONI”: LA DENUNCIA DELLA SINDACA M5S DI ANGUILLARA
SABRINA ANSELMO: “C’ERANO TUTTI, TRANNE LEI”… “VOGLIONO CACCIARMI DAL MOVIMENTO PERCHE’ HO DIFESO IL LAGO”
«La Raggi? Alle riunioni sul lago di Bracciano non è mai venuta».
Sabrina Anselmo è la sindaca, M5S, di Anguillara Sabazia, uno dei tre comuni lacustri assieme a Bracciano e Trevignano che formano, con Roma Capitale, il Consorzio del lago.
Anselmo è una grillina convinta, ambientalista, e sta facendo da molto tempo una battaglia affinchè Acea e il Comune di Roma (che ne detiene il 51%) stoppino le captazioni di acqua dal lago.
In coincidenza con questa battaglia, è spuntata giovedì una lettera anonima spedita in comune che ricorda una vicenda cui fin qui i vertici M5S non avevano prestato attenzione: Anselmo omise nel suo curriculum di candidata di aver subito una condanna per calunnia nove anni fa.
La pena fu condonata e estinta per indulto, non compare sul casellario giudiziale, ma ora la storia è stata fatta tornare a galla, e il M5S ha motivo per espellerla. «È fango contro di me».
È un pretesto? Il vero motivo per cui vogliono espellerla è lo scontro con Roma sul lago di Bracciano?
«Sì, è inutile negarlo. E non le nascondo che non è il primo che fa questa riflessione. I fatti parlano chiaro. Pago la battaglia per fermare le captazioni di acqua dal lago, battaglia che ho fatto assieme agli altri due sindaci del lago».
Acea cosa ha risposto a questa richiesta?
«Intanto Acea non ci ha mai fornito i dati reali».
Parlano di un mero 8% dei prelievi dal lago. Questo però non quadra con l’ira di Paolo Saccani, il presidente di Acea Ato 2, per lo stop imposto da Zingaretti. Saccani parla di «atto abnorme e illegittimo». Ma perchè Acea è così adirata per lo stop?
«È quello che gli abbiamo detto anche noi. Solo che Acea non ci ha mai dato i dati; il monitoraggio ce l’hanno solo loro. Anche Zingaretti, che stimo per ciò che ha fatto, glieli chiede, nell’ordinanza. Perchè Acea parla sempre solo di “media di captazione”? Non c’è chiarezza. Anche noi abbiamo scienziati e geologi. Acea dice che il lago sarebbe solo trenta centimetri sotto, in realtà lo zero idrometrico va calcolato in riferimento al fiume Arrone: il lago è sotto di 1 metro e 70».
Sul disastro ecologico le chiederò dopo. Quali sono esattamente i passi che avete fatto? Da quando, e in quali sedi, denunciate il disastro, che ormai è arrivato?
«Da novembre abbiamo allertato i tavoli con i rappresentanti di Acea sul territorio. Poi a marzo sono cominciate le riunioni periodiche in regione. Gli attori c’erano tutti, Acea, la Regione, l’unico sempre assente è stato la Città Metropolitana, che non si è mai presentata»
Stiamo parlando della Raggi? Non è mai venuta?
«Non ho problemi a dirlo».
Scusi, ma perchè non veniva? E comunque, siete dello stesso partito, lei non l’ha avvisata direttamente del disastro?
«Sì. Io ho avuto occasione di parlarle in un paio di occasioni di quello che stava succedendo sul lago. La situazione era visibile, c’erano anche le foto. L’ho invitata a venire a vedere con i suoi occhi».
E lei non è mai venuta?
«Se è venuta, io non l’ho mai saputo. Non so se la cosa sia stata presa sottogamba, o se sia stata delegata Acea a gestire la situazione. Fatto sta che è stata gestita malissimo. Se da novembre si fossero presi i provvedimenti giusti, magari si sarebbero salvati quei 40 centimetri che a noi avrebbero fatto la differenza. Questo non prendere mai in considerazione la realtà dei fatti mi amareggia. Acea a volte è venuta ai tavoli anche con arroganza».
Raggi cosa le disse quando ne parlaste?
«Disse che conosceva bene il problema, che si sarebbe attivata per risolverlo. Capisco perfettamente che un sindaco sale su un treno in corsa. Però un piano più tempestivo non avrebbe portato a questi risultati».
Voi avete fatto anche un esposto alla procura di Civitavecchia per disastro ambientale.
«Sì, abbiamo chiesto alla Procura di aprire un’indagine per accertare le responsabilità . L’acqua sta finendo. Sta morendo un’alga rara, che abbiamo salvato per miracolo espiantandola in un laboratorio. C’è l’ipotesi di disastro ambientale, e archeologico».
Sindaco, lei sarà espulsa dal M5S?
«Io non mi tiro indietro. Dovessi scontrarmi con tutto e tutti. Ero entrata nel Movimento proprio per fare battaglie come questa per l’ambiente»”.
(da “La Stampa”)
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