BASE GRILLINA IN RIVOLTA: “VERGOGNA, PEGGIO DEI DEMOCRISTIANI: OGNI VOLTA CHE SIAMO AVANTI NEI SONDAGGI CI PENSA CASALEGGIO A RIPORTARCI INDIETRO”
IL DIETROFRONT SULLE UNIONI CIVILI: LA BASE VUOLE UN NUOVO SONDAGGIO, GRILLO LO VIETA
Un post sul blog di Beppe Grillo per cancellare settimane di prese di posizione (apparentemente) perentorie. Il M5s avrà libertà di coscienza sulle unioni civili. Eppure, appena pochi giorni fa, il senatore Alberto Airola aveva assicurato che i pentastellati a palazzo Madama avrebbero votato compatti il ddl Cirinnà purchè non venisse stravolto.
“Nel quesito sottoposto alla rete non si faceva riferimento alle adozioni”, è la penosa giustificazione con cui sul blog è stata spiegata la decisione di lasciare libertà di coscienza. Ma non è così.
Il professor Paolo Becchi, ex ideologo poi “rinnegato” dal Movimento, denuncia che la domanda sottoposta al voto dei militanti fu cambiata in corso d’opera. E ne offre anche le prove attraverso la pubblicazione delle due diverse schermate.
Nella prima versione il riferimento c’era e si escludevano unicamente le adozioni esterne alla coppia. “A metà pomeriggio — spiega ad Huffington — il quesito fu cambiato. Evidentemente quello era un nervo scoperto, ma questo dimostra la loro disonestà anche perchè non è dato sapere quale fosse l’esito della votazione fino a quel momento”.
Di fatto, la scelta ha scatenato la rivolta in rete e ha fatto partire l’hashtag #dietrofrontM5S.
Il cambio di rotta sarebbe stato deciso da Casaleggio in accordo con il direttorio, ma sarebbero stati completamente esclusi i senatori ed è per questo che ci sarebbero molti malumori per una decisione “calata dall’alto”. Soprattutto tra coloro che più si erano esposti e sgolati per dire che i grillini sul ddl Cirinnà sarebbero stati compatti.
Lo stesso Airola, su Twitter, si limita a dire che per quanto lo riguarda è pronto a votare la legge “così com’è, coerentemente come ho sempre sostenuto
Ma la base è in rivolta: “Anche noi democristiani”.
Per la maggioranza dei militanti la posizione di Grillo è una doccia fredda, come si legge nei commenti in calce allo stesso blog.
La maggioranza reclama la votazione online, esclusa dal leader espressamente.
La base dissente apertamente. “Allora – scrivono i militanti – ti viene davvero il dubbio: tutte le volte che andiamo avanti nei sondaggi Casaleggio alza il freno a mano. DietrofrontM5s . Quarto non è bastata ad affossarci, ora arriva l’adozione”.
Nella discussione in rete, prevale il pensiero di chi, come Davide Marrè di Milano, trova la libertà di coscienza poco più di un escamotage tattico.
“Strategia da democristiani dell’ultima ora – commenta – Prima dite che addirittura il testo non si vota se viene modificato… Adesso invece libertà di coscienza. Mi sembra che ultimamente non vi distinguiate dagli altri partiti”.
Ma siamo solo all’inizio: il dissenso si sta ingrossando di minuto in minuto e la dice lunga il rifiuto di Grillo e Casaleggio di aprire una nuova consultazione on line.
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