BELLA RICONOSCENZA: IL FUCILIERE DI MARINA LATORRE, FA CAUSA ALLO STATO ITALIANO PERCHÉ LO RIMANDÒ IN INDIA, DOVE ERA A PROCESSO PER AVER UCCISO DUE PESCATORI
UN DECENNIO DI PROCESSI GLI AVREBBE “IMPEDITO DI FARE CARRIERA” …L’ITALIA HA PAGATO DIVERSI MILIONI DI EURO AL POOL INTERNAZIONALE DI LEGALI CHE SI OCCUPÒ DEL CASO E OLTRE UN MILIONE DI DANNI ALLE FAMIGLIE DEI PESCATORI
Potrebbe diventare molto imbarazzante per il governo di Giorgia Meloni la vicenda dei due marò, i fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per anni e fino all’altroieri cavallo di battaglia della destra contro i governi che non li avrebbero protetti abbastanza.
La storia è nota: arrestati per aver ucciso due pescatori indiani durante una missione a bordo della petroliera italiana Enrica Lexie nel 2012, Latorre e Girone furono detenuti in India per 106 giorni, poi rimandati in Italia e di nuovo rispediti nel Kerala e infine archiviati, lo scorso giugno, dal giudice di Roma, dopo un complesso arbitrato internazionale all’Aja, che aveva consentito di processarli nel nostro Paese.
Ora il luogotenente Latorre, impiegato allo Stato maggiore, chiede milioni di euro di danni al governo italiano: perché lo rimandò in India dove rischiava la pena di morte ed ebbe anche un gravissimo ictus; perché un decennio di processi gli ha impedito di fare carriera, di mettere su famiglia e per diversi altri motivi.
L’Avvocatura dello Stato, che rappresenta il governo chiamato in causa, sembra assai poco conciliante, anche perché l’Italia ha pagato diversi milioni di euro al pool internazionale di legali che si occupò del caso e oltre un milione di danni alle famiglie dei pescatori indiani.
Anche il sergente Salvatore Girone, 44 anni e tuttora in Marina, potrebbe agire legalmente
La posizione dell’Avvocatura di Stato cambierà ora che la destra è al governo?
(da il Fatto Quotidiano)
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