BERLUSCONI A PALAZZO DI GIUSTIZIA PER IL PROCESSO MEDIATRADE: SONO PIU’ LE AMAZZONI DI GHEDDAFI CHE I SUOI FANS, APPENA 50
IL PREMIER: “MAI OCCUPATO DEI DIRITTI TV, VOLONTA’ PERSECUTORIA DA PARTE DELLA PROCURA”… RIPRESO STAMANE IL PROCESSO PER FRODE FISCALE E APPROPRIAZIONE INDEBITA.. QUALCHE TAFFERUGLIO FUORI DAL PALAZZO DI GIUSTIZIA
Come annunciato, Silvio Berlusconi si è presentato questa mattina a Palazzo di giustizia a Milano in qualità di imputato per frode fiscale e appropriazione indebita per il processo Mediatrade, l’inchiesta sulle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi di Mediaset.
Accolto dagli applausi dei suoi sostenitori, una quarantina di militanti e simpatizzanti del Pdl riunitisi davanti al palazzo, il premier è entrato nell’edificio blindato dalle forze dell’ordine, dove è iniziata l’udienza preliminare davanti al gup Maria Vicidomini, durante la quale dovrebbero costituirsi le parti e stabilire il calendario.
Davanti al palazzo di giustizia c’è stato anche un piccolo tafferuglio.
Un contestatore del Pdl si è avvicinato al presidio organizzato dai fan di Berlusconi di fronte all’edificio.
Il contestatore si è posto di fronte ai sostenitori del Pdl e prima ha gradito “ladri!”, poi ha mimato il gesto delle manette ai polsi.
Uno dei sostenitori del premier gli si è avvicinato spintonandolo e un’altra ha usato una bandiera come mazza per allontanarlo.
Altri si sono posti fra i due per dividerli, fino a quando non è intervenuta la Digos che ha portato via il contestatore.
Dall’altra parte del marciapiede si sono piazzati alcuni militanti dell’Italia dei valori che hanno esposto uno striscione con su scritto: «Bentornato. Dentro ti stanno aspettando».
Molti gli agenti di polizia a presidiare le entrate del palazzo, per tenere lontani cronisti e curiosi.
Berlusconi torna in aula dopo otto anni di assenza.
Ma prima, parla del processo sui diritti televisivi e delle sue vicende giudiziarie intervenendo a Mattino 5 e tornando ad attaccare sinistra e giudici e a definirsi un perseguitato.
Il processo Mediatrade “rientra come quelli precedenti in un tentativo che viene fatto per cercare di eliminare il maggiore ostacolo che la sinistra ha nella conquista del potere. Sono accuse infondate e ridicole” dice il premier alla trasmissione di Maurizio Belpietro.
La procura di Milano “ha dimostrato una volontà persecutoria che non si ferma nemmeno davanti all’evidenza e al ridicolo”, continua Berlusconi, precisando: “non mi sono mai occupato” della compravendita di diritti cinematografici. Dal gennaio 1994, quando sceso in politica, mi sono allontanato dalle aziende che ho fondato. I diritti tv venivano acquistati da una sezione di Mediaset che passavano all’ufficio acquisti i film da comprare”, dice il presidente del Consiglio.
L’obiettivo dei giudici e della sinistra è “tenere sotto la spada di Damocle il presidente del Consiglio perchè è un avversario politico”. E ancora: “Il comunismo in Italia non si è ai concluso e non è mai cambiato, cerca di usare qualsiasi mezzo per annientare l’avversario”.
Concetti nuovi e mai ascoltati insomma.
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