BERLUSCONI CASSAZIONE: LO SQUALLORE MORALE DI UN’ASSOLUZIONE
UNA POLITICA DOVE NON CONTANO GLI ATTI COMPIUTI, MA I “REATI RICONOSCIUTI”
“Ius et lex. La silenziosa sacralità del diritto è stata soppiantata dalla verbosa esteriorità della legge”. Era il venticinque giugno del 2003 quando Gustavo Zagrebelsky, vicepresidente della Corte Costituzionale, pronunciava queste parole a Montecitorio.
E aggiungeva: “Il mondo del diritto è saturo di leggi. La legalità , quale corrispondenza alla legge, è rimasta sola unità di misura giuridica e ha scalzato la legittimità , quale rispondenza al diritto”.
Queste altissime parole mi sono ritornate in mente mentre le mie orecchie ascoltavano, incredule, la sentenza della Corte di Cassazione: non fu concussione per costrizione e non fu prostituzione minorile. Non fu reato…
Ma restano, comunque, i fatti delittuosi e vergognosi per uno statista.
Così come resta il ciarpame denunciato dall’allora moglie Veronica Lario, gli incontri sessuali con giovani ragazze (minorenni e non) .
E tuttavia mancano le prove della consapevolezza dell’età minorile e l’arma dell’intimidazione e della concussione (come se una telefonata dovesse presentarsi armata di pistola).
Lo squallore di tutta la vicenda è altresì evidenziato dalle parole di plauso e di soddisfazione degli avvocati dell’ex-Cavaliere e dalle lacrime di plastica dell’imputato. “La decisione dei giudici cancella qualsiasi discussione, comprese anche quelle che si erano sviluppate dopo le dimissioni del presidente della Corte di Appello (Enrico Tranfa, ndr). Si è trattato di una sentenza meditata, come testimonia la camera di consiglio durata 9 ore. È una grande vittoria, siamo molto soddisfatti”, ha dichiarato Franco Coppi, parlando anche a nome degli altri avvocati.
Da parte sua, Silvio Berlusconi confessa di “essersi tolto un macigno dalla coscienza”. Evidentemente, per una coscienza formattata sull’onda breve dell’immagine più che sulla lunghezza d’onda dell’essere non contano gli “atti” compiuti ma i “reati” riconosciuti.
Don Aldo Antonelli
Parroco ad Antrosano
(da “Huffingtonpost“)
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