“BRUTTA E OBESA”: I SASSOLINI DI PATRIZIA
“OGGI E’ UNA GIORNATA LIBERATORIA, VOGLIO RESTARE LONTANA DALLE PRESSIONI MEDIATICHE”
Passeggia in un parco di Milano e risponde al telefono: “Oggi è una giornata liberatoria, vorrei restare lontana dalla pressione mediatica”.
Patrizia Bedori, la 52enne scelta dal Movimento 5 Stelle come candidata sindaco di Milano, si è ormai ritirata dalla corsa e dice di sentirsi molto sollevata: “Ho fatto umilmente questa scelta, un passo di lato”.
Per quale motivo?
“Sono stata travolta dalla pressione mediatica, non ce la facevo più, adesso mi riprenderò la mia vita ma continuerò a stare vicino alla mia città e al mio quartiere come ho sempre fatto”.
Colpa quindi dei giornalisti, spiega Bedori, che tuttavia alla domanda se ha sentito il leader 5Stelle, Beppe Grillo, o Gianroberto Casaleggio non risponde.
Secondo alcune indiscrezioni, i vertici M5S non erano contenti dell’andamento dei sondaggi e per questo le avrebbero “imposto” il passo indietro.
“Il Movimento è vicino a me – si difende l’ex candidato sindaco – ieri tutti hanno pianto con me, sono stati troppi carini. Il Movimento 5 Stelle è la mia vita e ci resterò. Adesso però basta domande. Vorrei stare un giorno al parco a passeggiare come sto facendo”.
Poco prima Bedori aveva affidato a un lungo post su Facebook il suo sfogo, il cui incipit è: “Qualche sassolino nella scarpa oggi me lo voglio levare”.
Domenica sera le motivazioni che l’avevano indotta a fare quella scelta erano sembrate del tutto personali (“Può accadere che ci si accorga di non sentire propria una determinata posizione”), ma il giorno dopo, prima di godersi la passeggiata liberatoria, ne ha per tutti.
A partire da quelli che l’hanno chiamata “casalinga e disoccupata”, con toni offensivi. Per proseguire con alcuni esponenti del suo stesso movimento che l’hanno insultata prendendo di mira anche il suo aspetto fisico.
Ai primi fa sapere che “per me non sono offese. Ci sono milioni di casalinghe in Italia ed è grazie a loro che l’Italia sta in piedi”.
E ancora. “Mi avete dato della disoccupata usando questa parola in maniera denigratoria, negativa, come dire sfigata. Sappiate che non ero in cerca di una cadrega. E ve lo ho dimostrato, semmai ce ne fosse bisogno, ma quello che è più grave è che avete offeso milioni di cittadini a cui è stata tolta la dignità “.
Poi viene il turno di due compagni di movimento (una ex M5s).
Il primo è Tonino Silvestri che le ha dato della “brutta grassa e obesa” dicendole “fuori a calci nel culo”: “Ti voglio regalare un minuto di notorietà , poi rientrerai nell’oblio. Sono generosa e ovviamente mi astengo da commenti sul tuo aspetto fisico perchè io le persone le giudico da quello che sono, da quello che dicono ma soprattutto da quello che fanno”.
Poi è il turno di Serenella Fuksia, senatrice ex pentastellata, che le aveva dato della “nullafacente super cazzolara svogliata”.
A lei replica dicendo: “Sei famosa perchè non mantieni la parola data ai tuoi elettori e, come dicevo, io le persone le valuto da quello che fanno. Io ho altri valori e la mia parola vale, sono su un altro livello, cui tu non potrai mai accedere e forse neanche capire”.
Ovviamente c’è spazio per i ringraziamenti che vanno a chi l’ha comunque sostenuta anche dopo la decisione di ritirarsi e a quelle donne che “silenziosamente giorno dopo giorno dedicano la vita agli altri senza chiedere nulla in cambio”.
(da “Huffingtonpost“)
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