CAPOLAVORO IN 20 GIORNI: LA MELONI E’ RIUSCITA A METTERSI TUTTA L’EUROPA CONTRO
L’OCEAN VIKING DIVENTA UN CASO DIPLOMATICO CON LA FRANCIA: COSI’ I SOVRANISTI PERDONO L’UNICA SPONDA TRA I PAESI FONDATORI
A pochi giorni dall’incontro informale di Giorgia Meloni con Emmanuel Macron, che sembrava essere il preludio a un rapporto di collaborazione, le relazioni tra i due Paesi sono diventate molto tese.
Il tema al centro dello scontro è quello dei migranti e della ripartizione tra Stati membri dell’Unione.
«A seguito dell’accoglienza della nave Ocean Viking in Francia dopo il rifiuto italiano, è chiaro che ci saranno conseguenze estremamente gravi per le nostre relazioni bilaterali», ha dichiarato il ministro degli Interni francese Gérald Darmanin.
Secondo la Francia, che in mattinata ha sospeso gli accordi sull’accoglienza dei migranti dallo stivale e ha invitato gli altri Paesi a fare lo stesso, l’Italia ha beneficiato del sostegno economico dell’Ue ma non sta rispettando il diritto internazionale.
«È il governo italiano che ci rimetterà», ammonisce Darmanin, «eravamo impegnati con la Germania a ricollocare 3.500 persone entro la prossima estate: bisognerebbe organizzare le cose in modo diverso, l’Italia se ne sta approfittando, restando egoista con una patina di umanità difficilmente comprensibile quando dei rifugiati, e in particolare dei bambini, si presentano nel suo porto».
Il braccio di ferro non è destinato a concludersi a breve. Secondo Parigi, il governo italiano ha avuto un comportamento «contrario al diritto internazionale, alla solidarietà e agli impegni del governo italiano precedente». Non solo.
Darmanin ha anche annunciato che la Francia rafforzerà i controlli alle frontiere con l’Italia: «Il rafforzamento delle nostre frontiere mostrerà che, sfortunatamente, possiamo impedire un certo numeri di passaggi dalla frontiera italiana».
(da agenzie)
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