CASO AZZOLLINI, IL PD VOTERÀ PER L’ARRESTO
ORFINI: “DA VALUTARE LE CARTE, MA INEVITABILE”… QUAGLIARELLO: “DECISIONE POLITICAMENTE GRAVE”
“Mi pare evidente. Per una richiesta del genere si devono valutare le carte, ma mi pare che sia inevitabile votare a favore dell’arresto”.
Lo ha detto il commissario del Pd di Roma e presidente nazionale del partito, Matteo Orfini, lasciando il Campidoglio al termine di un vertice con il sindaco Ignazio Marino, a chi gli chiedeva cosa farà il Partito democratico in merito alla vicenda di Antonio Azzollini, senatore di Ncd del quale la procura di Trani ha chiesto l’arresto.
La procura ha chiesto l’arresto del senatore per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta dell’ex ospedale psichiatrico “Casa Divina Provvidenza” di Bisceglie.
Azzollini è anche indagato, assieme ad altri 60 tra funzionari comunali, ex amministratori e politici, in una maxi truffa da 150 milioni di euro legata all’opera di costruzione del porto di Molfetta, appaltata nel 2007 e mai terminata.
Quagliariello: “Pd decida dopo aver letto le carte”.
“Abbiamo espresso solidarietà sia umana che politica al senatore Azzolini. In questa vicenda bisogna conoscere per deliberare, noi non conosciamo ancora le carte, non le conoscono nemmeno i componenti della Giunta per le autorizzazioni. Credo che la Giunta ha delle prerogative costituzionali molto precise e a quelle si deve attenere”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quiagliariello, ai microfoni del Gr1, in merito alla richiesta di arresto avanzata dalla procura di Trani nei confronti di Antonio Azzollini.
“Diffido fortemente in questo momento di chi fa dichiarazioni in un senso o nell’altro, magari soltanto sulla base di articoli di giornale. Prima bisogna conoscere e poi prendere delle decisioni”, ha aggiunto Quagliariello che, in merito alla posizione del pd, afferma: “se fosse un sì pregiudiziale e ideologico noi riterremo questo sì ingiustificato e politicamente grave. Riteniamo che anche il Pd, che ha certamente una cultura diversa dalla nostra, debba giudicare sulla base dei fatti. Non ci dobbiamo sostituire alla autoritaà giudiziaria, ma abbiamo alcune prerogative costituzionali: quelle di verificare la competenza e verificare la mancanza di fumus, e lo dobbiamo esercitare in maniera rigorosa. Sia noi che il Pd, come l’ultimo senatore”, ha concluso Quagliariello.
Per Giovanardi “la dichiarazione del presidente Pd Orfini che straccia l’art. 68 Della costituzione e le competenze della giunta, anticipando l’ inevitabile il si del Pd all’arresto prima ancora che la giunta e l’assemblea abbiano avuto modo di conoscere la consistenza delle accuse, è un ulteriore segno di imbarbarimento della vita politica e di subordinazione del parlamento non alle ragioni della giustizia ma a quelle di una procura della Repubblica”.
(da “Huffingtonpost”)
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