“CHE EMOZIONE”: LA RAGGI ESULTA PER LA LETTERA DEL PAPA, NON HA CAPITO CHE ERA EGUALE PER 80 SINDACI
PENSANDO FOSSE INDIRIZZATA SOLO A LEI, CREDEVA DI USARLA PER RECUPERARE UN MINIMO DI CREDIBILITA’ TRA I ROMANI
“Conosco le sue iniziative, le sue battaglie personali e le avversità che ha dovuto affrontare. Le esprimo pertanto la mia ammirazione e la mia gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso a favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati. La mia porta sarà sempre aperta per lei e per questa nuova rete (di sindaci, ndr)”.
Nel bel mezzo di una tempesta sul Campidoglio che sembra non voler passare, con la sua giunta che si sgretola e continua a perdere un pezzo dopo l’altro e gli avversari politici seduti sulla riva del fiume, Virginia Raggi posta su Twitter una lettera che porta la firma di Papa Francesco e che lascia pensare a un endorsement del vescovo di Roma alla sua amministrazione.
La lettera, però, non è indirizzata solo a lei, ma a 80 sindaci europei, tutti impegnati nel l’accoglienza dei migranti.
La sindaca pentastellata, infatti, venerdì e sabato ha partecipato con gli altri sindaci che hanno ricevuto la lettera del Papa a una due giorni in Vaticano organizzata dalla pontificia accademia delle scienze nella Casina Pio IV sul tema dell’accoglienza in Europa dei profughi.
Al convegno, da programma, sarebbe dovuto intervenire il Papa stesso, nella giornata di sabato. L’intervento non c’è più stato e il Pontefice ha inviato a tutti un messaggio di incoraggiamento.
“Una grande emozione!”, commenta Raggi postando la lettera sul social network. Quando ormai in molti l’avevano interpretata come un sostegno di Bergoglio alla sua giunta, è arrivata però la precisazione del Vaticano: “Si informa che il Papa ha inviato la stessa lettera di ringraziamento ed incoraggiamento a tutti i sindaci partecipanti al convegno sui rifugiati tenutosi gli scorsi venerdì e sabato alla Casina Pio IV. Ogni lettera è stata firmata personalmente dal Papa, ma il testo inviato è il medesimo per tutti i destinatari, tradotto nelle varie lingue”.
Povera Virginia, anche stavolta lo spot è andato di traverso.
(da “Huffingtonpost”)
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